L’azienda napoletana, specializzata in automotive e chiavi auto, è operativa in tutta Italia
Quante volte, nel nostro immaginario collettivo, le chiavi sono qualcosa di ingombrante, pesante, facili a perdersi nelle tasche e nelle borsette?
Oppure, un po’ alla Locke & Key, diventano un oggetto di assoluto mistero, capace di spalancare le porte verso nuovi mondi. Tenendo i piedi per terra, la tecnologia ci consente di rendere più rapido e funzionale l’accesso al nostro veicolo senza innumerevoli bottoni e telecomandi. Ce lo racconta Italia Buccino, CEO e fondatrice di Quadrifoglio Parts Distribuzioni.
–Come e quando nasce la vostra azienda? Come si evolve negli anni?
«L’azienda nasce dall’esperienza di famiglia, che comincia già dal 1880. Il mio bisnonno, il “primo imprenditore della famiglia”, aprì un negozio di ferramenta a Napoli in piazza Mercato e da lì mio nonno, mio papà ed io abbiamo continuato la tradizione familiare. Io ho cominciato 25 anni fa, mi sono formata per 10 anni a stretto contatto con mio padre, finché ho aperto questo ramo d’azienda da sola, la Quadrifoglio Parts. Tutto è nato 15 anni fa da un’esperienza personale: un’azienda spagnola che si occupava di programmazione delle chiavi auto contattò mio padre per seguire l’attività, ma per lui era troppo innovativa. E così, con molto coraggio, ho deciso di staccarmi dalla sua azienda, che comunque mi aveva dato l’esperienza per poter creare questa nuova realtà dedicata al settore delle chiavi auto ed automotive. Ho cominciato da sola, facendo conoscere il settore ai centri chiave e ai ferramenta in giro per l’Italia. Poi, grazie al supporto dell’azienda spagnola che mi ha fortemente aiutato negli ultimi anni, ho iniziato a reclutare personale, fino ad arrivare ad oggi, 15 anni dopo, con una realtà tra le mani comunque piccola ma che ha fatto grandi progressi. Adesso abbiamo clienti in tutto il territorio nazionale».
–Che cosa trattate?
«Tra i prodotti che trattiamo, per esempio, le rubricatrici elettroniche. Hanno visto notevoli mutazioni nella programmazione e nell’elaborazione. Inoltre, ci occupiamo della distribuzione di ricambi auto, clonatrici, macchine da taglio, frese e tastatori, tute di sicurezza, OBD blocker, booster, articoli di saldatura, XHorse e molto altro ancora».
–Quali sono state le maggiori innovazioni tecnologiche nel mondo delle chiavi auto?
«È un mondo che è cambiato tantissimo, perché 15 anni fa esistevano solo i radiocomandi “classici”, si schiacciava un bottone e ti aprivano le portiere. Oggi invece, esistono chiavi che fungono da “transponder” che possono essere anche tenute in borsa o in una tasca: si chiama sistema di prossimità (sistema proximity), l’auto rileva la presenza del transponder a bordo e con uno Start & Stop si parte direttamente. È la più grande tecnologia da quindici anni a oggi. Nel passato, le chiavi si tagliavano con macchinari meccanici, mentre adesso le tecnologie, anche per quanto riguarda l’elaborazione, sono andate avanti. Nel futuro, il telefono svolgerà un ruolo cruciale. La chiave diventerà digitale con le app collegate a una centralina sul veicolo e verrà tutto comandato da esse».
Nonostante l’incertezza di questi tempi che pervade tutti i settori, Quadrifoglio Parts auspica di poter continuare il percorso intrapreso negli ultimi 15 anni e di mantenere la posizione attuale nel mercato. C’è la volontà di espandersi all’estero, anche se vendere in Italia è di per sé un grande premio. Insomma, una realtà partenopea che non disdegna la tecnologia, ma, anzi, ne fa un corroborante evolutivo per rendere la “chiave” non un oggetto da museo, ma un tool di cui non possiamo fare a meno, sempre e comunque.