Dopo reclami e denunce l’Advertising Standards Authority ha imposto il blocco della campagna

Banditi dalla Advertising Standards Authority in Inghilterra le pubblicità Adidas che mostrano le immagini di seni.

La pubblicità dei reggiseni sportivi che promuoveva anche l’inclusività per tutti i tipo di corpi ha visto far recapitare all’ASA 24 reclami. Secondo alcuni la nudità proposta era gratuita e si incappava nel processo di oggettivazione sessualizzando le donne e riducendole a parti del corpo, altri hanno optato per l’intramontabile “qualcuno pensi ai bambini” trovandole inappropriate.

L’ASA ha riconosciuto l’intento della pubblicità di “mostrare che il seno delle donne differiva per forma e dimensioni, il che fosse rilevante per i reggiseni sportivi pubblicizzati“, ma accogliendo le denunce ha posto divieto di far comparire di nuovo gli annunci. Secondo l’autorità “la rappresentazione di seni nudi fosse probabilmente vista come nudità esplicita. Abbiamo notato che i seni erano l’obiettivo principale negli annunci e c’era meno enfasi sui reggiseni stessi, a cui si faceva riferimento solo in il testo di accompagnamento. Poiché gli annunci contenevano nudità esplicita, abbiamo ritenuto che richiedessero un’attenta mira per evitare di offendere coloro che li vedevano“.

Adidas comunque ha continuato ad appoggiare la campagna e l’idea che la muove, e ha dichiarato alla alla CNN Business: «la creatività della galleria è stata progettata per mostrare quanto siano diversi i seni, con forme e dimensioni diverse che evidenziano perché il supporto su misura è fondamentale. È importante notare che la sentenza ASA era correlata a questa creatività utilizzata in modo non mirato piuttosto che alla creatività stessa e al messaggio, di cui siamo orgogliosi».

Da febbraio la campagna era diventata virale, ma Adidas ha deciso di bloccare l’annuncio sulla pagina Twitter.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/EPA/ROMAN PILIPEY