L’uomo, inizialmente in detenzione preventiva in Alessandria, è stato trasferito nel carcere di Ivrea per problemi relativi alla sua incolumità

L’omicidio di Alberto Faravelli, portiere di notte dell’Hotel Londra (leggi qui la vicenda), non ha scosso solo l’alessandrino. Il 46enne accusato di aver ucciso il 69enne, infatti, è stato trasferito dalla Casa Circondariale di Alessandria al carcere di Ivrea per problemi interni relativi alla sua incolumità.

Parrebbe infatti che l’uomo abbia ricevuto delle minacce nel corso della sua detenzione preventiva, la cui ordinanza è stata eseguita il 9 maggio.

Il presunto omicida, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, risultava registrato fra i clienti dell’Hotel dalle 6 del pomeriggio antecedente alla notte dell’assassinio. Fino al delitto, sarebbe poi rimasto nella struttura.

L’aggressione è avvenuta intorno all’1.30, quando il portiere è stato colpito con una statuetta e lasciato riverso in una pozza di sangue davanti all’albergo, dove lo ha trovato un passante.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/ELENA GIRANI