Il presidente dell’Anm tuona: “la legge sulla divulgazione indebita esiste già, si indaghi su perché non viene applicata”
Non convince l’Associazione nazionale magistrati la proposta del ministro della giustizia Carlo Nordio sul tema delle intercettazioni, che ha dichiarato che: «sono diventate uno strumento micidiale di delegittimazione personale e spesso politica, proporremo una profonda revisione». Tanto che il presidente dell’associazione Giuseppe Santalucia afferma: «Il ministro Nordio parla dimenticando che nel 2017 è intervenuta una legge che ha riscritto la disciplina processuale delle intercettazioni al solo fine di evitare la divulgazione indebita in danno della riservatezza. Vorremo capire, prima di questi strali che il ministro lancia, se quella legge ha avuto effettiva attuazione, se ha dimostrato lacune o se ci sono carenze».
Santalucia ha poi aggiunto che: «siamo tutti d’accordo che non devono essere divulgate ma bisogna contestualizzare accuse così gravi».
di: Caterina MAGGI
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI