I governatori chiedono che il governo assicuri le coperture per compensare il definanziamento
Le Regioni, i Comuni e gli enti locali lanciano l’allarme sul taglio dei fondi del Pnrr, paventando il rischio del blocco dei cantieri: molte opere, affermano, potrebbero non vedere mai la luce o restare incompiute. In Conferenza i governatori, sia di maggioranza, sia di opposizione, hanno firmato un documento in cui sollevano criticità . I governatori hanno chiesto, inoltre, un incontro con il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto.
Nelle 27 pagine del documento si chiede di garantire finanziamenti alternativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza e di coinvolgere maggiormente le Regioni che “giocano un ruolo fondamentale per l’attuazione e per le necessarie sinergie da attivare sui territori per massimizzarne l’efficacia”.
Da Regione Lombardia fanno, però, sapere che l’eventuale definanziamento al momento non inciderebbe sulle risorse che arriveranno direttamente alla Regione, per le quali è soggetto attuatore.
ll ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin ha affermato che “non ci sarà alcuna perdita di risorse da destinare agli interventi di dissesto idrogeologico, che continuano la loro piena attuazione, senza soluzione di continuità , all’interno dei programmi di finanziamento originari”.
Il presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga in una nota ha affermato che le Regioni sono “pronte a collaborare”.
Il sindaco di Bari, e presidente dell‘ANCI (Associazione Nazionale Comuni italiani) Antonio Decaro sollecita nuovamente l’esecutivo a garantire “risorse sostitutive”. «Rischiamo di bloccare le procedure per la realizzazione di opere pubbliche come nuovi servizi, opere di rigenerazione e riqualificazione, interventi per l’assetto del territorio e in contrasto al cambiamento climatico» ha dichiarato Decaro.
di: Francesca LASI
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