Dalle indagini dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise è emerso che i due focolai non sono collegati tra loro in quanto di genotipo differente
Il focolaio di peste suina che ha colpito Roma e il Lazio è di un cluster di differente genotipo virale rispetto a quello in Piemonte e Liguria. È quanto emerso dalle indagini genetiche dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) dell’Abruzzo e del Molise Giuseppe Caporale, con sede a Teramo.
LIZS di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta spiega che le analisi “dimostrano senza ombra di dubbio che i due focolai non sono collegati tra loro in quanto dovuti a introduzioni del virus di provenienza diversa. Quello fornito dall’Istituto di Teramo è un dato incoraggiante nella lotta per l’eradicazione della malattia e dimostra la bontà dell’opera svolta dalla rete nazionale degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali».
«È un dato positivo – hanno dichiarato il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute delegato all’emergenza Psa, Andrea Costa e il Commissario straordinario all’emergenza Angelo Ferrari – che dimostra l’efficacia delle azioni di contenimento e isolamento realizzate sul territorio piemontese e ligure in materia di controllo e contrasto alla diffusione della malattia. La differenza tra i due virus, infatti, è stata riconosciuta anche a livello biomolecolare. Pur appartenendo allo stesso ceppo i due virus, infatti, presentano mutazioni differenti».
di: Francesca LASI
FOTO: PIXABAY