Abbattuti due droni su Mosca, dove gli aeroporti sono chiusi ai voli. Tre morti dopo attacco con drone ucraino a Belgorod

Proseguono gli scontri in Ucraina, Paese che domani celebra il Giorno dell’indipendenza. Alle celebrazioni a Kiev prenderà parte anche il presidente lituano Gitanas Nauseda, arrivato oggi 23 agosto nella Capitale.

In occasione del Vertice internazionale della Piattaforma Crimea, la premier italiana Giorgia Meloni ha mandato un videomessaggio a Zelensky: «caro Volodymyr Zelensky, oggi siamo al vostro fianco, senza esitazioni. E siamo qui oggi per ribadire, con forza, che la Russia deve porre fine alla sua politica di occupazione e ritirare le sue truppe. Non ci stancheremo di lavorare per porre fine alla guerra e giungere ad una pace giusta e duratura. Caro presidente Zelensky, cari colleghi, l’annessione illegale della Crimea nel 2014 da parte della Russia è stata una chiara violazione del diritto internazionale e un assaggio delle intenzioni aggressive russe su tutta l’Ucraina. Da allora Mosca ha imposto il suo modello autoritario e ha violato i diritti delle popolazioni della penisola, primi fra tutti i tatari. Nel 2014 in Occidente non si era compreso appieno la portata di quanto stava accadendo o, forse, si era sperato che potesse fermarsi lì la pulsione imperialista di Mosca. Abbiamo sbagliato, ed è doveroso riconoscerlo. Intendiamo essere al vostro fianco per ricostruire la vostra Nazione, anche organizzando in Italia ‘Ukraine Recovery Conference’ nel 2025, per dare così un futuro di opportunità al popolo ucraino e contribuire alla vostra rinascita, economica e sociale. Il futuro dell’Ucraina è un futuro di pace, di libertà e di benessere. È un futuro, nella sua integrità territoriale, all’interno della Casa comune europea. Perché la vostra eroica resistenza è la nostra battaglia per la democrazia. La vostra libertà è la libertà per l’Europa intera».

Putin ai Brics: avanti con la guerra del grano

Durante il suo intervento in videoconferenza al vertice dei Brics, Vladimir Putin ha sostenuto che a motivare l’operazione militare in Ucraina sia stato il desiderio di “fermare la guerra di sterminio intrapresa dall’Occidente“. La guerra si combatte ancora anche con il grano. Kiev accusa Mosca di aver distrutto 270mila tonnellate di grano ucraino nell’ultimo mese, con gli attacchi ai porti marittimi e fluviali. Risponde la Russia dal vertice Brics, dove assicura forniture di grano gratis ai Paesi africani e rilancia: «possiamo sostituire il grano ucraino con quello russo».

Sul campo

Anche se la situazione risulta tranquilla e non ci siano feriti, si segnalano diverse esplosioni a Mosca, dove nel distretto Mozhaysky la difesa aerea ha abbattuto un drone. Un secondo dispositivo comandato sarebbe caduto su un palazzo in costruzione. Al momento tutti gli aeroporti della città hanno chiuso voli in partenza e in arrivo.

Un drone caduto nella regione russa di Belgorod ha invece provocato vittime: tre i morti secondo il Governatore Gladkov. È il sesto giorno consecutivo di incursioni di droni in Russia, che risponde: «non saranno lasciati senza risposta».

Nel pomeriggio un jet miliare russo ha intercettato un aereo norvegese P-8A Poseidon sul Mare di Barents, vicino ai confini russi.

Nella notte fra il 22 e il 23 agosto, bombardamenti russi colpiscono due villaggi vicino a Lyman, nell’Ucraina orientale: «tre persone sono state uccise e una ferita a Torske, un altro civile è rimasto ferito a Zakitne» scrive su Telegram il capo dell’amministrazione militare della regione di Donetsk secondo cui i russi avrebbero anche “attaccato i villaggi con l’artiglieria“.

A Seredyno-Buda, nella regione di Sumy nel nord-est, quattro civili sono stati feriti da colpi di mortaio e un edificio residenziale è stato danneggiato da due droni esplosivi. Ancora raid anche nella regione di Kherson, dove un asilo ha preso fuoco, con sei feriti.

L’ode di Medvedev

Intanto torna a commentare la guerra Medvedev che, in occasione del 15esimo anniversario dell’invasione dell’Ossezia del Sud da parte della Georgia e della Russia, spiega: «è già chiaro come andrà a finire: Kiev subirà una vergognosa sconfitta, proprio come gli aggressori georgiani. Lo Stato ucraino, che è stato creato artificialmente sulle rovine dell’Unione Sovietica, scomparirà probabilmente dalla mappa politica del mondo».

Sempre in Russia, il generale Serghei Surovikin, il cui arresto è stato smentito dalla figlia, è stato sostituito al comando dell’Aeronautica dal generale Viktor Afzalov.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/MIKHAEL KLIMENTYEV / SPUTNIK