Putin in collegamento: “quasi pronto accordo sul grano ai Paesi africani”. Xi sollecita “rapido ampliamento” del gruppo
Secondo giorno a Johannesburg per il vertice Brics, dove è giallo sul mancato discorso di Xi Jinping ad un importante forum economico multilaterale di martedì pomeriggio. Un cambio di programma inaspettato e sospetto, sul quale però non sono state fornite spiegazioni ufficiali. Al suo posto ha preso la parola il ministro del commercio Wang Wentao che ha indirettamente attaccato Washington.
«Alcuni paesi, ossessionati dal mantenere la propria egemonia, hanno fatto di tutto per paralizzare i mercati emergenti e i paesi in via di sviluppo» dice Wang leggendo il discorso di Xi e scongiurando una ricaduta “nell’abisso di una nuova guerra fredda“.
Ha preso parte al vertice economico, seppur a distanza, anche Putin che ha ribadito l’impegno russo nel fornire gratuitamente grano ai Paesi africani. «Collaboriamo secondo i principi di uguaglianza, sostegno del partenariato, rispetto degli interessi reciproci, e questa è l’essenza del percorso strategico orientato al futuro della nostra associazione – spiega Putin. – Un percorso che soddisfa le aspirazioni della parte principale della comunità mondiale, la cosiddetta maggioranza globale» conclude il presidente russo.
Il presidente Putin interviene a Johannesburg in videocollegamento anche il secondo giorno e traccia le linee politiche dell’alleanza. Da Mosca Putin ricorda che tutti i Paesi Brics sono “contro l’egemonia e le politiche neocolonialiste“.
No alla “politica di continuazione del colonialismo e del neocolonialismo” dunque, spiega in un discorso che non manca di parlare anche di Ucraina. Ritornando sulla narrativa già perseguita, Putin ha spiegato che l’invasione si è resa necessaria per scongiurare un genocidio, ringraziando i Paesi Brics per il loro tentativo di negoziare la pace.
Xi interviene invece nel secondo giorno a Johannesburg e, facendo eco all’alleato Putin, definisce “inaccettabile” la pratica dell’Occidente di “confezionare le proprie norme e i propri regolamenti come norme internazionali“. Le norme internazionali invece “dovrebbero essere scritte e sostenute da tutti i Paesi sulla base degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite, piuttosto che dettate da coloro che hanno i muscoli e la voce più forti“.
Il presidente cinese ha anche sollecitato “un rapido ampliamento” del gruppo Brics a nuovi Paesi allo scopo di promuovere “una governance globale più giusta e ragionevole“.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/GIANLUIGI GUERCIA