Il premier ungherese rassicura il suo Paese che avrà gas a sufficienza ma teme gli effetti delle politiche di Bruxelles sui prezzi
Dopo le frasi choc sulla razza pronunciate la scorsa settimana, Orban torna a parlare del conflitto in Ucraina e lancia un monito all’Europa: «se Bruxelles non cambierà la sua politica sulle sanzioni alla Russia, da ottobre tutta l’Europa dovrà prepararsi a un’economia di guerra».
Parlando alla radio pubblica Mr Kossuth, il primo ministro ungherese ha rassicurato il suo popolo sul gas, che non mancherà per l’inverno. Resta più concreto invece il problema dei prezzi del gas che stanno “mostrando oscillazioni mostruose”; a tal proposito il Governo di Budapest starebbe lavorando a delle misure.
Quanto all’approvvigionamento energetico, le aziende forestali del Paese sono già state obbligate a produrre più legna da ardere, mentre il ministro dell’Industria starebbe per presentare un programma per commercializzare un maggior numero di stufe. Si punta quindi verso la sostituzione del riscaldamento a gas.
Ottobre sarà un punto di non ritorno, tuona ancora Orban, secondo cui entro questo periodo saranno evidenti gli effetti di un'”inflazione di guerra”. In quel caso “dovremo prepararci in tutta l’Europa ad un’economia di guerra”, a meno che Bruxelles non cambi la sua politica delle sanzioni.
di: Marianna MANCINI