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Prosegue il processo a carico dell’ex ministro degli Interni Matteo Salvini. Oggi in aula il teste dell’accusa, lo psicologo Alessandro Di Benedetto

Prosegue il processo Open Arms che vede al banco degli imputati Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio. La vicenda risale al 2019 quando l’allora ministro degli Interni aveva bloccato lo sbarco di 147 migranti soccorsi dalla ong catalana.

Questa mattina nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo l’accusa ha interrogato il teste Alessandro Di Benedetto, psicologo di Emergency a bordo del veliero Astral a supporto di Open Arms.

«A bordo c’era una situazione esplosiva, con uomini e donne divisi da un lenzuolo, con persone di diversa nazionalità, tutte micce che potevano far detonare la situazione da un momento all’altro» spiega Di Benedetto.

«Fra i minori ci sono stati episodi di autolesionismo, soprattutto nei giorni davanti a Lampedusa» aggiunge lo psicologo, che in passato aveva già riferito dei danni alla psiche inevitabilmente procurati dalle torture subite dai migranti.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/DOMENECH CASTELLO