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Da due a cinque persone sarebbero state uccise durante le proteste per la morte di Mahsa Amini

Le manifestazioni avvenute in Iran dopo la morte della 22enne Mahsa Amini sarebbero state represse violentemente. È questa la denuncia dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ad interim, Nada Al-Nashif.

La portavoce dell’Ufficio dell’Alto Commissario, Ravina Shamdasani, infatti, ha riferito che “da due a cinque persone sarebbero state uccise” durante le proteste per la morte della giovane donna in diverse città del Paese, compresa la capitale Teheran dopo che la polizia ha “sparato munizioni vere” e usato gas lacrimogeni.

«La tragica morte di Mahsa Amini e le accuse di tortura e maltrattamenti devono essere indagate in modo rapido, imparziale ed efficace da un’autorità indipendente competente, assicurando, in particolare, che la sua famiglia abbia accesso alla giustizia e alla verità», si legge poi in un comunicato firmato da Al-Nashif.

Secondo quanto riporta la Cnn che cita la Hengaw Organization for Human Rights, sono stati uccisi cinque manifestanti dalla polizia iraniana. Altre 75 persone che protestavano sono rimaste ferite durante il fine settimana.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/ABEDIN TAHERKENAREH