Il parroco: “non possiamo cambiare il passato, ma possiamo costruire un futuro migliore”
Ieri pomeriggio, 23 dicembre, più di 500 persone si sono ritrovate nel duomo di Castelfranco Veneto (Treviso) per rendere omaggio a Vanessa Ballan, la 27enne di Riese Pio X uccisa il 19 dicembre scorso nella sua casa da Bujar Fandaj, 41 anni.
L’uomo è stato arrestato qualche ora dopo e ora si trova nel carcere di Treviso.
«Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo costruire un futuro migliore», ha detto il parroco di Castelfranco don Claudio Bosa chiedendo a tutti i presenti di trovare la “forza per non voltare la testa”.
Alla veglia hanno presenziato anche i genitori della donna e il compagno, il 28enne Nicola Scapinello, il quale rincasando poco dopo mezzogiorno, aveva trovato il corpo di Vanessa privo di vita. A portare la solidarietà delle istituzioni sono stati i sindaci di Castelfranco, Stefano Marcon, che è anche presidente della Provincia di Treviso, e quello di Riese Pio X, Matteo Guidolin.
L’autopsia
Dagli studi autoptici sembra che la donna sia stata raggiunta da 8 pugnalate inferte con una lama di 20 centimetri, alcune delle quali molto profonde e tali da provocarne il decesso in pochi minuti.
Il presunto aggressore era stato denunciato dalla donna nell’ottobre scorso per stalking e minacce e accusato di aver ricattato la donna facendo leva su alcuni video ripresi nel corso di momenti di intimità tra i due, essendo gli stessi coinvolti in una relazione sentimentale clandestina durata circa due anni e interrotta per volontà della giovane la scorsa estate.
di: Alice GEMMA