tramontano

La giovane non ha potuto difendersi

Non ci sono lesioni da difesa sul corpo di Giulia Tramontano. È questo quello che emerge dai primi risultati dell’autopsia condotta oggi, venerdì 9 giugno, sul corpo della 29enne uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello la sera di sabato 27 maggio nella loro casa di Senago.

“Almeno 37 coltellate, forse 40, la gran parte localizzate nella parte superiore del corpo”. Almeno due i colpi mortali, inferti al collo. “Le ustioni diffuse hanno alterato  pesantemente i tessuti” rendendo difficile rilevare le macchie  ipostatiche che consentono ai medici legali di stabilire, con  precisione, l’orario della morte. Sono questi i primi esiti dell’autopsia.

Servirà invece più tempo per gli esami tossicologici.

Nella giornata di ieri si sono riuniti investigatori e inquirenti in Procura per fare una lista di quesiti da presentare al medico legale e agli specialisti della parte tossicologica ed entomologica. Da quello che si apprende, chi indaga non ha elementi a sostegno della tesi che Impagnatiello sia stato aiutato da qualcuno nel nascondere il corpo della ragazza o a pulire. Sembra che il ragazzo abbia agito da solo. A confermarlo un video girato da un giornalista di Telelombardia che lo riprende mentre cerca di pulire la rampa di scale che porta al box del palazzo.

Dovrebbero essere chiariti un po’ di aspetti: se la vittima sia stata aggredita da dietro e uccisa con più coltellate, se sia stata colpita al ventre e se il 30enne abbia poi infierito sul corpo senza vita della compagna.

Legale Tramontano: “capo d’imputazione diverso nel caso in cui fosse già iniziato il travaglio”

Giovanni Cacciapuoti, legale della famiglia della vittima, ha spiegato che la situazione potrebbe cambiare se fosse dimostrato che la vittima aveva iniziato il travaglio: «non sappiamo se sotto lo stress dell’azione omicidiaria, ci possa essere stato un impulso di incremento, per esempio dell’ossitocina. Se fosse iniziato il travaglio ci sarebbe una mutazione del capo di imputazione»

«Per avere la disponibilità della salma serve qualche giorno, anche per poter organizzare il rito funebre a Giulia e al piccolo Thiago. La metà della prossima settimana speriamo di avere il corpo per poter provvedere ai funerali», a dirlo è stato il legale della famiglia Tramontano uscendo dall’istituto di medicina legale di Milano, dove si sta svolgendo l’autopsia.
«La famiglia è tramortita per questo dolore ma sa che servono questi tempi per gli accertamenti. Oggi era presente il papà con un altro familiare».

Come è stato spostato il corpo?

Sembra che quel giorno sia stato comprato il carrello da un ferramenta con cui spostare il cadavere e su cui sono state trovate molte tracce ematiche. “L’acquirente un giovane uomo”, è l’identikit che sarebbe stato messo a verbale dal titolare del negozio. 

di: Alice GEMMA

FOTO: ANSA/Carabinieri