Danni anche a un centro commerciale. Le forze russe sono tornate all’assalto su Azovstal, all’interno ancora 100 civili. Un morto e cinque feriti a Odessa
L’Ucraina entra nel 76esimo giorno di guerra e questa mattina ancora sotto attacco Odessa: tre missili ipersonici hanno colpito un hotel in città e sembra che sia stato danneggiato anche un centro commerciale. Non è ancora chiaro chi o cosa potesse ospitare l’albergo.
Nel pomeriggio i soldati russi hanno sparato contro un’auto con civili a un posto di blocco russo nella regione di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, uccidendo una persona.
La Bielorussia ha schierato forze speciali alle sue frontiere con l’Ucraina, affermando che si tratta di una mobilitazione difensiva a seguito del rafforzamento delle forze armate di Kiev oltre confine.
Nella regione di Kharkiv, nell’ovest dell’Ucraina, sono stati trovati questa mattina i corpi di 44 civili sono stati trovati sotto le macerie di un palazzo a Izyum.
Lungo le strade sono stati trovati abbandonati decine di cadaveri di soldati russi. «Mentre la Russia sfila sulla Piazza Rossa, migliaia di suoi soldati morti sono ammucchiati in sacchi su treni frigorifero – afferma Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, aggiungendo: – I russi si rifiutano di prenderli, così l’Ucraina potrebbe anche doverli seppellire a spese proprie».
Intanto le forze russe continuano l’assedio a Mariupol e stamattina stanno conducendo operazioni di assalto all’acciaieria di Azovstal, come dichiarato dal ministero della Difesa di Kiev. Tuttavia sul complesso sventola ancora la bandiera ucraina. Un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha detto che l’esercito russo ha iniziato ad assediare la fabbrica dopo che un convoglio Onu ha lasciato la regione di Donetsk. Secondo la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, “più di mille” soldati ucraini, tra cui “centinaia di feriti che richiedono un’evacuazione urgente“, si trovano ancora nelle acciaierie. Il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, citato dall’agenzia di stampa Rbk Ucraina, ha fatto sapere di aver perso i contatti con l’ospedale da campo.
A Odessa dopo la serie di attacchi delle ultime ore si contano almeno un morto e cinque feriti.
L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha confermato la morte di 3.381 civili e il ferimento di 3.680 nella guerra su vasta scala della Russia contro l’Ucraina iniziata lo scorso 24 febbraio. Sarebbero, invece, oltre 8 milioni gli sfollati interni.
Secondo il capo della missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite nel Paese, Matilda Bogner, tuttavia, il numero stimato potrebbe essere non realistico. «Il grande buco nero è Mariupol, dove è stato difficile accedere completamente e ottenere informazioni pienamente controllate» – ha detto in un briefing a Ginevra, citata dalla Bbc.
La stessa ha poi riferito di violazioni dei diritti umani che “possono diventare crimini di guerra“, tra cui uccisioni, casi di violenza sessuale e sparizioni. In particolare, avrebbe ricevuto racconti di stupri, nudità forzata e minacce di violenza sessuale dopo aver visitato 14 villaggi nelle regioni di Kiev e Chernihiv. «Abbiamo ricevuto informazioni credibili su torture, maltrattamenti e detenzioni illegali da parte delle forze armate ucraine dei prigionieri di guerra appartenenti alle forze armate russe e a gruppi armati affiliati. Russia e Ucraina devono indagare subito e in maniera efficace» – ha aggiunto.
Le forze armate ucraine hanno eliminato circa 26mila militari russi e hanno distrutto 1.170 carri armati, 2.808 veicoli corazzati e 519 sistemi di artiglieria.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA