COVID

“La popolazione europea ha ancora un’alta protezione” ha affermato l’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità

Secondo l’Oms la recrudescenza di casi di Covid-19 in Cina non avrà effetti significativi sull’Europa.

«La sottovariante XBB del VOC di Omicron (Composti Organici Volatili, ndr) sta già circolando ampiamente nella regione europea ed è stata la variante dominante del virus SARS-CoV-2 nella prima metà del 2023. Non prevediamo che eventuali cambiamenti nelle velocità di trasmissione in Cina possano influenzare in modo significativo la trasmissione del COVID-19 in Europa in questa fase – ha affermato l’Oms Europa sentita da RaiNews I vaccini continuano ad essere strumenti di difesa validi, la popolazione europea ha ancora un’alta protezione».

L’Organizzazione mondiale della Sanità Ma invita comunque a non abbassare la guardia e sottolinea l’alto tasso di mortalità ancora attuale: «I Paesi europei dovrebbero continuare a essere vigili su eventuali cambiamenti o aumenti della trasmissione osservati a livello locale, poiché la trasmissione del COVID-19 qui in Europa rimane alta con oltre 1.000 decessi dovuti al COVID-19 segnalati ogni settimana».

Nei giorni scorsi è stata diffusa la notizia di una nuova ondata di Covid in Cina, che potrebbe raggiungere il picco a fine giugno, con 65 milioni di casi a settimana. Lo aveva affermato Zhong Nanshan, considerato il massimo esperto cinese di malattie respiratorie, citato dal Global Times.

In Europa il tasso di infezione della XBB è passato dallo 0,2% di metà febbraio al 74,4% di fine aprile e all’83,6% di inizio maggio.

di: Francesca LASI

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