Il governatore della città di Sokoto ha dichiarato il coprifuoco per 24 ore

In centinaia sono scesi in piazza a Sokoto, nella Nigeria nord-occidentale, per protestare a favore di due studenti arrestati per la morte di Deborah Samuel, una studentessa cristiana lapidata perché accusata di aver deriso Maometto (leggi qui).

I manifestanti, stando a quanto riferito dai residenti della zona, si sarebbero recati al palazzo del sultano di Sokoto e massima figura islamica della Nigeria, Muhammad Saad Abubakar, per chiedere il rilascio dei due sospetti. «La rivolta è stata guidata da una folla di giovani e donne che chiedevano il rilascio delle due persone arrestate per l’omicidio della studentessa cristiana – riporta l’agenzia di stampa francese Afp citando un residente. – La folla ha chiesto anche che la polizia ponesse fine alla caccia di coloro che erano stati identificati nel video».

Il sultano, tuttavia, ha fermamente condannato l’omicidio e chiesto che i colpevoli siano assicurati alla giustizia. Anche il presidente Muhammadu Buhari ha sottolineato che “nessuno ha il diritto di farsi giustizia da solo“.

Per rispondere alle proteste, il governatore di Sokoto, Aminu Waziri Tambuwal, ha dichiarato il coprifuoco. «A seguito del triste incidente avvenuto giovedì all’Istituto Shehu Shagari e degli sviluppi della mattinata nella città dichiaro, con effetto immediato, il coprifuoco per le prossime 24 ore. Tutti devono per favore, nell’interesse della pace, tornare alle loro case» – ha annunciato.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/TWITTER