Continua il processo a Benno Neumair, reo confesso dell’omicidio dei genitori e dell’occultamento dei loro cadaveri, gettati nel fiume Isarco nel gennaio 2021

Continua a Bolzano il processo che vede imputato Benno Neumair, reo confesso dell’omicidio dei genitori, Laura e Peter, e dell’occultamento dei loro cadaveri, gettati nel fiume Isarco il 4 gennaio 2021.

Neumair rischia l’ergastolo, a meno che non venga concessa una riduzione di pena per seminfermità mentale.

Secondo i periti che erano stati incaricati dal giudice per le indagini preliminari, lo psichiatra Edoardo Mancioppi, lo psicologo Marco Samory e la criminologa Isabella Merzagora, il giovane avrebbe avuto una ridotta capacità di volere nel primo omicidio, quello del padre, in quanto il litigio con il padre avrebbe fatto da detonatore al suo disturbo di personalità di tipo narcisistico ed antisociale.

Secondo i periti, inoltre, l’imputato non sarebbe socialmente pericoloso in quanto le sue reazioni aggressive si scatenano solo con le persone con cui ha rapporti stretti.

Durante l’uccisione della madre, invece, secondo i periti Neumair sarebbe stato capace di intendere e di volere.

Questa perizia è stata però contestata in aula sia dalla Procura, sia dagli avvocati di parte civile, che hanno evidenziato come il litigio tra il giovane e il padre sia stato raccontato solo dallo stesso imputato nel secondo interrogatorio, mentre non ne fece menzione durante il primo interrogatorio, quando confessò.

Secondo i pm e gli avvocati di parte civile, i periti danno credito alla versione di Neumair pur essendo loro stessi a riconoscere il fatto che l’imputato sia abituato a mentire.

In aula sono stati sentiti anche i periti della Procura – gli psichiatri e psicologi Ilaria Rossetto, Stefano Zago e Renato Ariatti -i quali hanno spiegato di ritenere il giovane capace di intendere e di volere in entrambi i delitti, visto che i suoi disturbi di personalità non sono così gravi da ipotizzare un’incapacità.

La prossima udienza si terrà il 17 maggio. 

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/G.NEWS