Il capo dello Stato è a Crotone per rendere omaggio alle vittime. Cucchi-Bonelli-Fratoianni annunciano che faranno un esposto alla Procura di Roma

Il capo dello Stato Sergio Mattarella è a Crotone per rendere omaggio ai migranti che hanno perso la vita nel naufragio di Cutro.

La camera ardente è stata allestita al Palamilone, il palazzetto dello sport di Crotone.

Mattarella ha dapprima visitato i sopravvissuti del naufragio, ricoverati in ospedale, dopodiché si è recato al Palasport e si è trattenuto in raccoglimento davanti alle bare. Il capo dello Stato ha assicurato pieno sostegno ai profughi e ha poi detto che gli afghani sono richiedenti asilo e quindi una priorità.

La folla fuori dal palazzetto ha applaudito e poi alcuni hanno gridato: “vogliamo giustizia e verità”.

I familiari delle vittime hanno chiesto aiuto per il rimpatrio delle salme.

È prevista una visita anche della neo segretaria del Pd Elly Schlein, che ieri ha attaccato il ministro dell’Interno Piantedosi chiedendone le dimissioni.

La capitana della nazionale pachistana di Hockey tra le 67 vittime

Tra le vittime del naufragio c’è anche la 27enne Shahida Raza, capitana della nazionale pachistana di hockey. La donna aveva divorziato ed era rimasta da sola a crescere la figlia. Per questo aveva deciso di lasciare il Pakistan, per intraprendere una nuova vita in Europa. La figlia dell’atleta non era con lei sul barcone.

Lo ha confermato la stessa Federhockey pakistana, esprimendo cordoglio per la perdita.

Due giorni fa il premier Muhammad Shehbaz Sharif aveva commentato la presenza di numerosi pachistani tra le vittime definendo “profondamente angoscianti e preoccupanti le notizie sull’annegamento di tanti cittadini pachistani in una tragedia su una barca in Italia”.

Domanda d’asilo

Per il momento sono una quindicina, i sopravvissuti del naufragio di Cutro, che hanno fatto domanda di protezione internazionale in Italia dal giorno della tragedia. Lo riporta LaPresse.

Cucchi-Bonelli-Fratoianni: esposto alla Procura di Roma

La senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, insieme ai deputati di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, hanno dichiarato che presenteranno un esposto alla Procura di Roma sul naufragio di Crotone.

«Mi sembra evidente come sta emergendo da più fronti che questa strage poteva essere evitata ma non lo si è fatto. Se così è, pretendiamo che i responsabili vengano immediatamente individuati, processati e puniti» ha detto Ilaria Cucchi, annunciando l’esposto.

«Abbiamo appena presentato al posto di polizia del Senato un esposto con cui chiediamo alla Procura di Roma, non di Crotone, di aprire una indagine sulle responsabilità ministeriali riguardo alla tragica sventura avvenuta a Crotone. Dalle testimonianze assunte presso il ministero degli Interni c’è un super coordinamento tra la guardia costiera e gli interventi delle procedure di salvataggio che dovrebbero essere avviate. Noi vogliamo oggi sapere se ci sono responsabilità sui soccorsi non locali ma ministeriali» ha spiegato Angelo Bonelli ai giornalisti. «Siccome il super coordinamento sta in capo al ministero degli Interni e la guardia costiera dipende da quello dei Trasporti, noi vogliamo sapere se ci sono state direttive sottintese, dirette a non fare uscire le navi della guardia costiera a mare» ha poi aggiunto.

«Il nostro giudizio politico su quanto avvenuto è chiaro – ha affermato Nicola Fratoianni – è lo stesso dell’ex portavoce della guardia costiera che dichiara in modo chiaro quanto noto: la guardia costiera è uno straordinario corpo dello stato che in questi anni ha assicurato anche in condizioni difficilissime il salvataggio di decine di migliaia di persone, se nel tempo il suo ruolo è stato obiettivamente ristretto questo è stato il frutto di strategie precise, di un cinismo inaccettabile, perfino indecente».

«C’è un quadro nella catena di comando di qualcosa che non ha funzionato. Con questo esposto vogliamo rafforzare ogni strumento in grado di verificare che cosa è successo e quali eventuali responsabilità siano da addossare alla catena di comando nazionale centrale che forse da qualche parte ha lasciato qualche buco aperto, in cui si è prodotta l’ennesima tragedia inaccettabile». «Ѐ ora – ha sottolineato ancora Fratoianni – di cambiare le politiche di questo Paese e di restituire fino in fondo la sua autonomia alla guardia costiera. Oggi l’ex ammiraglio ce lo ha ricordato. Un conto è svolgere sistematicamente attività di ricerca e soccorso, un conto è farlo occasionalmente con capacità di iniziativa e operativa ridotta».

di: Micaela FERRARO

Aggiornamenti di: Alice GEMMA

FOTO: ANSA/CARMELO IMBESI