Secondo il medico Manoli Makaris potrebbero essere 600 i morti nella strage nelle acque di Pylos
Potrebbero essere 600 le persone migranti morte nel naufragio nelle acque di Pylos, nel Pelopponeso, in Grecia. Tra queste anche molti bambini: secondo le testimonianze ce n’erano “almeno 100” nella stiva. Lo ha dichiarato Manolis Makaris, il medico che ha accolto i sopravvissuti nell’ospedale di Kalamata.
Stando a quanto riferito dalla BBC, la stima di Mikaris si baserebbe sulle testimonianze dei superstiti. «Tutti mi hanno detto che sulla barca c’erano 750 persone, tutti mi hanno parlato di questo numero» ha dichiarato il medico.
Al momento le vittime accertate sono 78, mentre sono circa un centinaio le persone tratte in salvo.
Nel frattempo le autorità greche hanno arrestato 11 “scafisti”. Lo ha riferito la BBC, che ha citato la tv pubblica greca Ert. Si tratterebbe, a quanto si apprende, di persone di origine egiziana. Secondo altre fonti sarebbero 9 le persone arrestate.

Stando alle ricostruzioni dei soccorritori, il peschereccio Adriana naufragato è partito vuoto dall’Egitto, si è fermato nel porto libico di Tobruk – come confermato anche dall’agenzia di stampa Ana-mpa – per caricare i migranti e poi ha proseguito la sua rotta verso l’Italia prima della tragedia. Secondo le autorità marittime di Atene il motore dell’imbarcazione ha ceduto poco prima delle 23 di martedì 13 giugno e che questa si è poi rovesciata, affondando in circa 10-15 minuti. Proprio martedì le autorità greche e l’agenzia dell’Ue per la protezione delle frontiere Frontex avrebbero ricevuto la prima allerta dalla guardia costiera italiana.
Per l’ammiraglio Nikos Spanos sarebbero stati i trafficanti a provocare “deliberatamente l’inclinazione che ha portato all’affondamento della nave“. Il peschereccio avrebbe potuto rovesciarsi anche se la guardia costiera avesse tentato di fermarla con la forza, rimarca il comandante e portavoce della Guardia costiera greca Nikolaos Alexiou, che sottolinea come “non si può deviare con la forza un’imbarcazione con così tante persone a bordo, a meno che non ci sia cooperazione“.
di: Francesca LASI
aggiornamenti di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/TWITTER AEGEAN BOAT REPORT