soldato ucraina EPA/ROMAN PILIPEY

L’esercito russo spinge per accerchiare Severodonetsk da sud e da nord

L’esercito russo avanza ogni giorno nell’est ma anche nel sud dell’Ucraina, come conferma il bollettino quotidiano dell’intelligence britannica secondo cui “proseguono pesanti bombardamenti, con le forze russe che spingono per accerchiare l’area di Severodonetsk da Nord via Izyum e via Popasna da Sud“.

Questa mattina due droni hanno colpito una delle più grandi raffinerie petrolifere della Russia meridionale; si tratta dell’impianto di Novoshakhtinsk nella regione di Rostov a pochi km dal confine ucraino, nella quale è divampato un enorme incendio.

Contestualmente, l’esercito bielorusso ha iniziato “esercitazioni di mobilitazione” vicino al confine con l’Ucraina; le manovre riguarderanno la regione di Gomel che confina con le regioni di Kiev, Chernihiv e Zhytomyr.

Mentre il conflitto impazza sul campo, proseguono i negoziati incentrati sulla crisi alimentare. Secondo quanto confermato da Kiev, sarebbero in corso i preparativi di colloqui con Mosca a Istanbul dove la prossima settimana si cercherà di sbloccare i corridoi navali per l’export del grano “entro un mese”.

Questo incontro dovrebbe essere “patrocinato” da Erdogan e Guterres in qualità di soggetti terzi e neutrali, mentre non saranno presenti esponenti di spicco dei Paesi belligeranti.

Oggi si sono tenuti i primi colloqui tra le delegazioni turca e russa a Mosca e “solo poche ore dopo la fine del lungo incontro, la nave mercantile turca (Azov Concord), che attendeva da giorni, ha lasciato il porto ucraino“. Lo conferma in un comunicato il Ministero della Difesa di Ankara, che non precisa cosa trasportasse la nave ma ricorda che si tratta della “prima nave straniera a lasciare il porto ucraino di Mariupol” dopo la conquista russa.

Oggi il presidente Draghi ha riferito anche alla Camera le comunicazioni relative al Consiglio europeo di giovedì, anticipando gli sforzi collettivi dell’Italia e degli organismi internazionali per la pace.

Zelensky nel frattempo perpetua il suo appello all’Occidente, invocando all’Ue un settimo pacchetto di sanzioni.

Nel frattempo il presidente Usa Biden ha chiesto al Congresso di sospendere la tassa federale sulla benzina per tre mesi dato che “il prezzo del gas è aumentato drammaticamente in tutto il mondo e di quasi 2 dollari al gallone (3,7 litri) in America da quando Putin ha iniziato ad ammassare truppe al confine con l’Ucraina“.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/ROMAN PILIPEY