La ritirata delle truppe ucraine a Severodonetsk sarebbe rientrata in una “tattica” organizzata. A Kiev torna il coprifuoco notturno.
Mentre il Consiglio Ue di ieri ha gettato le basi per un “accordo storico” sul futuro allargamento dell’Europa, sul campo continua a impazzare la guerra in Ucraina.
Le unità armate russe continuano la loro lenta ma decisa avanzata nel Sud del Paese mentre Kiev “sta probabilmente ridisegnando la sua difesa del settore di Severodonetsk-Lysychansk“, come riferito anche dall’intelligence britannica.
Lo conferma anche il capo dell’intelligence militare di Kiev secondo cui la ritirata degli ucraini da Severodonetsk è stata “tattica e organizzata, il nostro comando ha deciso di raggrupparsi su nuove posizioni“. Budanov ha anche ribadito che l’obiettivo è quello di tornare “ai confini del 1991.”
Preannunciando che da agosto “si verificheranno eventi che dimostreranno al mondo che la svolta comincia“, Budanov ha poi precisato: «non ci saranno altri scenari e non ne stiamo considerando altri. Prima della fine dell’anno i combattimenti attivi diminuiranno praticamente a zero. Riprenderemo il controllo dei nostri territori nel prossimo futuro».
Proprio a Lysychansk e a Borivske ieri l’esercito ucraino avrebbe resistito agli attacchi aerei russi, che hanno però propagato la devastazione nei territori di Azot e nei villaggi di Synetsky e Pavlograd, oltre a distruggere tre ponti già danneggiati e diverse case e alloggi di servizi comunali.
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha poi annunciato la “completa liberazione dell’aeroporto e della zona industriale di Severodonetsk” oltre all’evacuazione di 800 civili dallo stabilimento Azot .
Questa mattina Kiev ha riferito di attacchi missilistici contro Chernihiv provenienti dalla Bielorussia.
Nel pomeriggio Mosca ha reso noto di aver ucciso “fino a 80” combattenti polacchi in un bombardamento contro lo stabilimento della Megatex nella località di Konstantinovka nel Donetsk. L’attacco avrebbe distrutto anche 20 veicoli corazzati da combattimento e 8 lanciarazzi multipli Grad.
Nel frattempo a Kiev torna il coprifuoco notturno, attivo dalle 23 alle 5 del mattino.
Anche il bollettino delle vittime si aggiorna drammaticamente, con 339 bambini uccisi dall’invasione e almeno 611 minori feriti. L’esercito ucraino riferisce anche della morte di 34.700 soldati russi.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/OLEKSANDR RATUSHNIAK