La Francia rafforza i controlli al confine con l’Italia e manda un elicottero per impedire il passaggio

I rappresentanti dei Paesi sono riuniti a New York, nella sede delle Nazioni Unite, al Summit per gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Fra i temi sul tavolo non può mancare la crisi migratoria sulla rotta del Mediterraneo.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha preso parola rivolgendosi direttamente all’Unione Europea e all’Alto rappresentante Borrell: «quando la Commissione europea firma un accordo – spiega – quell’accordo deve essere rispettato, anche perché c’era la presidente della commissione a firmarla e il Consiglio sapeva tutto ciò che accadeva».

Proprio Borrell nei giorni scorsi aveva espresso delle riserve in merito all’accordo con il regime di Tunisi, anche dopo che il Paese aveva vietato l’ingresso della delegazione del Parlamento europeo in Tunisia. Ancora oggi il presidente Saied ha invitato le autorità europee a non interferire con gli affari interni della Tunisia, “perché la Tunisia non interviene nei loro affari“.

«La questione migratoria è fuori controllo – continua però Tajani. – Le conseguenze dell’instabilità in così tanti Paesi stanno creando un’ondata di migranti provenienti dalla regione del Sahel, dall’Africa occidentale e dall’Africa orientale. I singoli Stati o le regioni non possono affrontare queste sfide da soli».

Aspre critiche alla risoluzione proposta da Ursula von der Leyen arrivano dalla Polonia. Il premier Mateusz Morawiecki ha annunciato su X che il governo è in procinto di adottare “una risoluzione speciale in cui esprimeremo la nostra opposizione all’immigrazione clandestina“, secondo Morawiecki “la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo la sua visita all’isola italiana di Lampedusa, ha annunciato un altro piano disastroso per l’Europa. I burocrati europei non hanno a cuore la sicurezza dei cittadini del nostro continente, e quindi anche la sicurezza delle famiglie, delle donne e dei bambini polacchi“.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha spiegato a Rai Radio1 che “nell’incontro di ieri col ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin ho potuto constatare che con toni e atteggiamenti mi è apparso proiettato sulla consapevolezza che l’Italia va aiutata“, aggiungendo che “in vista delle elezioni europee si parla in parte all’elettorato e in parte poi si prende consapevolezza della concretezza del problema“. Piantedosi assicura che la Francia accetterà i migranti arrivati a Lampedusa, spiegando che Parigi “dice che questo non è il metodo. Il tema non è la distribuzione, ma condividere una politica europea di contenimento delle partenze“.

Sempre sul versante politico, nonostante l’incontro fra Piantedosi e il suo omologo francese Darmanin definito “costruttivo”, il ministro dell’Interno di Parigi mantiene la linea dura già annunciata nei giorni scorsi. La Francia ha infatti schierato un elicottero al confine con l’Italia per impedire il passaggio di migranti. Il velivolo ha sorvolato per tutta la mattina l’area fra Ponte San Ludovico e San Luigi, mentre a Ventimiglia sono schierati mezzi anti terrorismo.

Continuano gli sbarchi

Nel frattempo non si arresta il flusso di arrivi a Lampedusa: nella notte sono sbarcate altre 300 persone, riportando le presenze nell’hotspot a quota duemila.

Oggi, 19 settembre, è previsto il trasferimento di 450 persone mentre altri 180 saranno ricollocati con un volo aereo.

Un altro barcone con a bordo circa 52 persone è attualmente in pericolo nelle acque internazionali al largo della Libia. Alarm Phone fa sapere che le autorità “sono avvisate e chiediamo il salvataggio immediato in un luogo sicuro“. Disperse anche 24 persone che “hanno chiamato una volta e dopo sono spariti. Sono scappati dalla Libia e non conosciamo il loro destino attuale, poiché le autorità non condividono alcuna informazione“.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/CIRO FUSCO