Sono stati recuperati i corpi di un bambino e di un uomo
Sale a 66 il bilancio delle vittime del terribile naufragio nelle acque di Steccato Cutro, in Calabria. Sono stati recuperati altri due corpi: si tratta di un bambino e di un uomo adulto.
Le bare delle 64 vittime ritrovate nei giorni scorsi sono state allestite all’interno del Palasport di Crotone. Nella struttura proseguono le operazioni di riconoscimento delle salme.
Nel frattempo emergono ulteriori dettagli sull’accaduto. Nei verbali delle autorità relativi alle testimonianze dei sopravvissuti si legge: «Gli scafisti ci tenevano segregati in stiva». Altri superstiti, invece, hanno segnalato l’uso di “jammer” telefonici per disturbare le frequenze. «Gli scafisti disponevano di un telefono satellitare per inibire le onde radio telefoniche. Era attivo perché nessuno dei cellulari di noi imbarcati aveva il segnale telefonico» si legge ancora.
Gentiloni: “non si può sempre chiedere all’Ue di risolvere”
Anche il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni ha commentato la strage.
«Quello che è accaduto sulla costa di Crotone ha una dimensione che per noi è inaccettabile – ha dichiarato Gentiloni – Non ce la caviamo solo dicendo ‘la deve risolvere l’Europa’, non tutto si può chiedere all’Ue, che ha un bilancio pari a un settimo od ottavo di quello italiano. Ma per me è motivo di grande ottimismo che venga chiesto, anche se in maniera polemica. L’Ue deve lavorare sulla migrazione e la Commissione ha fatto una proposta, che mi auguro vada in porto».
Lollobrigida: “piano per 500mila ingressi regolari”
Il governo starebbe lavorando a un piano per 500mila migranti regolari. Lo ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida durante un punto stampa al Parlamento europeo a Bruxelles.
«Dobbiamo dare sempre più l’idea che questo metodo di immigrazione illegale non è il metodo corretto per entrare in Italia, anche lavorando meglio sui flussi. Abbiamo un piano flussi che è stato disatteso per anni – ha dichiarato Lollobrigida – Può essere organizzato meglio anche per dare la possibilità a quelli che vengono in Italia per lavorare di avere un trattamento dignitoso. Solo quest’anno lavoreremo per far entrare circa 500mila immigrati legali».
«Questo può essere determinato anche attraverso un ragionamento bilaterale o multilaterale con altre nazioni che permetta l’organizzazione dei flussi nei prossimi anni, che garantisca questa formula: l’immigrazione legale – ha proseguito il ministro – Quella illegale è il primo nemico dell’immigrazione legale. Questo è un concetto che qualcuno, prima o poi, dovrà riuscire a imprimere nella testa di quelli che dicono che noi siamo contro l’immigrazione. Non siamo contro l’immigrazione, siamo contro l’illegalità».
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/CARMELO IMBESI