Kuleba: “negoziati decisi dal campo di battaglia”. Moldova verso la candidatura all’Ue. Erdogan: “contrario a Svezia-Finlandia nella Nato”

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato che al momento un incontro tra Putin e Zelensky è impossibile: «non c’è alcun progresso nella stesura di un possibile documento che Putin e Zelensky possano firmare. La Russia non è contraria ad un incontro tra i due presidenti ma è impossibile tenerlo senza adeguata preparazione».

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov relativamente all’ingresso nell’Ue di Kiev ha dichiarato: «questa è una questione di relazioni tra Kiev e l’Ue. Però ci sono forti dubbi sul fatto che questo desiderio da parte di Kiev sia innocuo. Bruxelles si è trasformata da una piattaforma economica costruttiva in un attore aggressivo e militante, che ha dichiarato le proprie ambizioni ben oltre il continente europeo».

Il presidente turco Erdogan si è detto contrario all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Proprio domani ci sarà l’incontro tra i ministri degli Esteri di Turchia e Finlandia con l’Alleanza (leggi qui).

È iniziato oggi il vertice dei ministri degli Esteri del G7 a cui ha preso parte anche il ministro ucraino Kuleba. L’Alto commissario per la politica estera Ue, Josep Borrell, ha dichiarato in apertura che nuovi aiuti sono in arrivo per Kiev: «L’Ue darà un ulteriore contributo di 500 milioni di euro all’Ucraina per finanziare l’acquisto di armi – ha detto – in tutto l’Ue contribuirà con 2 miliardi di euro e il denaro servirà per comprare tank, munizioni, blindati, artiglieria pesante, tutto quello che serve per combattere questa guerra».

Borrell ha fatto sapere anche che sul tavolo del vertice c’è l’embargo al petrolio russo e che una decisione potrebbe essere presa lunedì: «il lavoro sull’embargo al petrolio continua. Verrà affrontato al Consiglio Affari esteri di lunedì e fornirò un nuovo impeto politico per un accordo. Sono sicuro che avremo un accordo. Ci serve e lo avremo – ha spiegato. – Dobbiamo liberarci dalla dipendenza del petrolio russo. Dobbiamo capire le circostanza specifiche di ciascuno dei 27 Stati membri ma se non ci sarà un accordo a livello degli ambasciatori, lunedì i ministri dovranno fornire l’apporto politico. Me ne occuperò».

Il ministro degli Esteri Di Maio ha incontrato Kuleba e lo ha reso noto su Twitter: «alla ministeriale del G7 in Germania ho incontrato il collega ucraino Dmytro Kuleba. L’Italia supporta l’Ucraina e continua a impegnarsi per dare linfa a un percorso diplomatico per raggiungere una pace duratura. L’Italia sostiene l’ingresso dell’Ucraina in Ue».

Al termine dell’incontro ha dichiarato che l’Italia sostiene il principio di legittima difesa dell’Ucraina e che si rischia “la guerra del pane”. «L’aumento dei prezzi a cui stiamo assistendo è inquietante, rischiamo una guerra mondiale del pane. Il prossimo mese l’Italia, in collaborazione con la Fao, sosterrà un’iniziativa per affrontare la crisi alimentare nell’area del Mediterraneo – ha dichiarato. – Per l’Italia è essenziale costruire un percorso negoziale per arrivare alla pace che sia il più possibile collegiale. Bisogna aprire un tavolo con la presenza degli attori internazionali più rilevanti».

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in visita oggi a Hiroshima ha commentato tramite un tweet la minaccia nucleare arrivata da Mosca: «la Russia sta attaccando la nazione sovrana dell’Ucraina facendo riferimenti vergognosi e inaccettabili all’uso delle armi nucleari. Questo non sta solo minacciando la sicurezza dell’Europa. Sta pericolosamente alzando la posta in gioco per il mondo intero. Sono ancora più determinato nel sostenere la libertà in Ucraina e la sicurezza in Europa e nel mondo. Vorrei che coloro che minacciano di nuovo oggi l’uso di armi nucleari possano ascoltare la testimonianza della sopravvissuta alla bomba atomica Keiko Ogura, come ho fatto io oggi».

Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri dell’Ucraina, ha dichiarato che sono i confronti sul campo a determinare i negoziati: «le condizioni per i negoziati vengono stabilite dal campo di battaglia, non viceversa. Al momento ci sentiamo più sicuri sul versante degli scontri armati quindi assumiamo una posizione più dura nei negoziati. Se la situazione sul campo di battaglia dovesse capovolgersi sarebbe la Russia a trovarsi in una posizione migliore. Il vero problema è che la Russia non mostra alcuna disponibilità a negoziati autentici e sostanziali».

Intanto la Russia ha sconsigliato ai suoi cittadini di recarsi nel Regno Unito.

Intanto le autorità della Moldavia hanno inviato la seconda parte del questionario della Commissione europea per valutare il grado di adesione all’Unione. La Commissione europea valuterà i risultati per determinare se la Moldavia soddisfi le condizioni per essere un Paese candidato all’adesione al blocco.

La Svezia ha dichiarato che con l’adesione alla Nato si riducono i rischi di una guerra in Nord Europa.

FRONTE ECONOMICO

Non c’è alcun piano per interrompere le forniture di gas alla Finlandia a partire da oggi: le notizie circolate sui media finlandesi sono “un’altra bufala”: lo ha reso noto il Cremlino.

Il governo britannico invece ha allargato le sanzioni anti Mosca in risposta all’invasione russa dell’Ucraina all’ex moglie di Vladimir Putin, Liudmila Oceretnaia, alla ginnasta Alina Kabaeva (indicata dai media come attuale fidanzata dello zar), a una nonna di quest’ultima, ad alcuni cugini e parenti del presidente, nonché ad alcuni altri uomini d’affari.

Secondo fonti Ue proseguono, sottotraccia e al più alto livello, i contatti sull’embargo al petrolio russo inserito nel sesto pacchetto di sanzioni annunciato diversi giorni fa. La situazione però resta quella dell’impasse.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/EPA