Dopo l’incendio nella discarica la gestione dei rifiuti nella Capitale deve far fronte a costi “giganteschi”

A due settimane dall’incendio che ha devastato la discarica di Malagrotta a Roma si tirano le prime somme. Il sindaco della Capitale Gualtieri, intervistato da Report, lancia l’allarme contro i costi “enormi, giganteschi” che la città si trova a fronteggiare dopo il rogo.

«I costi dello spreco di risorse dei cittadini, che sono stati buttate per pagare a carissimo prezzo il fatto di mandare i nostri rifiuti in giro, sono costi altissimi» spiega il primo cittadino, che sottolinea il paradosso per cui la Capitale “non avendo impianti propri” deve “costantemente trattare per trovare chi si prende i nostri rifiuti a prezzi molto alti, e quindi di volta in volta trovare delle soluzioni che però sono precarie“.

Gualtieri non rinuncia a puntare il dito contro la “situazione insostenibile e vorrei dire vergognosa, inaccettabile” in cui 9 mesi fa ha “ereditato” Roma. «Non solo perché la città è sporca, ma perché l’intero sistema è sull’orlo del collasso costantemente».

«Gli ultimi impianti che sono stati fatti a Roma – aggiunge – risalgono al 2001 fatti dal commissario per il Giubileo».

A tal proposito il sindaco annuncia anche che è in corso la valutazione istruttoria per l’area dedicata al nuovo termovalorizzatore, che comunque riguarderà zone “industriali, quindi non vicino a centri abitati“.

Nell’intervista Gualtieri parla anche dell’emergenza peste suina: «sicuramente a Roma il fatto di avere avuto la città sporca per molto tempo, questo ha prodotto un aggravante – spiega – poi c’è anche una caratteristica di Roma che è una città col verde, è una città unica da questo punto di vista, ha parchi che arrivano fino all’interno della città».

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI