I Måneskin, super ospiti della finale, incendiano il palco
L’Ucraina vince la 66esima edizione dell’Eurovision Song Contest. (leggi qui). A trionfare è la Kalush Orchestra con Stefania. Grande attesa anche per i Måneskin, vincitori dello scorso anno, stasera in veste di ospiti musicali.
LE VOTAZIONI
È arrivato il momento di scoprire chi vincerà. Il televoto pesa per il 50%, l’altro 50% è appannaggio della Giuria di Qualità. E vince l’Ucraina!
L’Ucraina riceve 439 punti e balza in testa!
I 12 punti dei Paesi Bassi vanno alla Grecia; neanche un punto all’Italia.
I 12 punti di San Marino vanno alla Spagna.
La Macedonia del Nord dà 7 punti all’Italia; i 12 punti vanno, invece, alla Spagna
7 punti all’Italia anche da Malta, che assegna i 12 punti…alla Spagna!
L’Ucraina assegna i 12 punti al Regno Unito.
L’Albania assegna i 12 punti all’Italia.
L’Estonia assegna i 12 punti alla Svezia, mentre l’Azerbaigian al Regno Unito.La Germania e il Belgio assegnano i 12 punti al Regno Unito.
Israele assegna 12 punti alla Svezia.
La Polonia assegna 12 punti all’Ucraina, la Grecia all’Azerbaigian.
La Grecia assegna 12 punti all’Azerbaigian.
La Moldavia assegna 12 punti all’Ucraina.
La Bulgaria assegna 12 punti alla Grecia.
L’Islanda assegna 12 punti alla Svezia.
Cipro assegna 12 punti alla Grecia.
La Lituania assegna i suoi 12 punti all’Ucraina.
La Spagna assegna 12 punti all’Azerbaigian.
La Svizzera assegna 12 punti alla Grecia.
La Danimarca assegna 12 punti alla Grecia.La Francia assegna 12 punti al Regno Unito.
L’Armenia assegna 12 punti alla Spagna.
Montenegro assegna i 12 punti alla Serbia.
La Romania assegna 12 punti all’Ucraina.
I 12 punti dell’Irlanda vanno alla Spagna.
E la Slovenia assegna i 12 punti all’Italia.
La Georgia assegna 12 punti al Regno Unito.
La Lituania assegna 12 punti all’Ucraina.
L’Austria assegna 12 punti al Regno Unito.
I 12 punti della Finlandia e del Regno Unito vanno alla Svezia.
La Svezia e l’Australia assegnano 12 punti alla Spagna.
La Repubblica Ceca assegna 12 punti al Regno Unito.
L’Italia assegna 12 punti ai Paesi Bassi.
Ce l’abbiamo fatta, abbiamo i voti di tutti i Paesi per la classifica parziale, al quale andrà aggiunto il voto del pubblico da casa. Per ora in testa alla classifica c’è il Regno Unito, ultima la Germania con 0 voti. Ma in qualsiasi momento il risultato può essere ribaltato. L’Italia, al momento, è al settimo posto.
LE ESIBIZIONI
La serata si apre con un’esibizione corale di Give Peace A Chance, celebre inno alla pace di John Lennon e della Plastic Ono Band. Segue un’esibizione di Laura Pausini.
Inizia la finale con la parata delle Nazioni partecipanti. Entrano in scena i conduttori, Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan, che ricordano che si potrà votare solo dopo le 25 esibizioni degli artisti.
Cominciamo con il primo Paese in gara, la Repubblica Ceca. We Are Domi cantano Lights Off, un brano dance pop apertissimo che fa ballare tutto il PalaAlpitour.
È la volta della Romania. WRS con Llámame, il tormentone dal sound latino che promette di non lasciarci in pace con il ritornello martellante «Hola mi bebebé».
Tocca al Portogallo con MARO che presenta Saudade, Saudade, brano dedicato al nono che non c’è più, una ballad ispirata che ricorda vagamente Enya.
Arriva la Finlandia con i The Rasmus. Jezebel è un brano pop-rock, nello stile tipico della band.
Arriva la Svizzera. Marius Bear canta Boys Do Cry, un inno alla sensibilità e a non vergognarsi delle proprie fragilità.
È il momento della Francia, il primo Paese dei Big Five. Alvan & Ahez cantano Fulenn, che parte come una marcia dalla cadenza “orientaleggiante” per poi trasformarsi in un tappeto di suoni elettronici.
La Norvegia e i Subwoolfer portano sul palco Give That Wolf A Banana. Il gruppo, con maschere gialle non facilmente definibili, ci fa conoscere un brano electro-dance-pop (parola d’ordine di quasi tutte le canzoni di questa edizione) sincopato.
Rosa Linn dall’Armenia ci fa sentire Snap, una ballad pop con echi folk.
Ed è il momento dell’Italia, secondo dei Big Five! Arrivano Mahmood&Blanco che propongono Brividi, canzone vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo. E tutto il PalaAlpitour canta fin dalle primissime note. Mahmood con un completo nero, Blanco con un outfit a dir poco “brillante”, coinvolgono tutto il pubblico. Il duo chiude l’esibizione con un abbraccio e ringraziando Torino, che ricambia.
Arriva la Spagna, terzo dei Big Five. Chanel, famosissima in patria, canta SloMo, un tipico pezzo pop latino.
I Paesi Bassi propongono S10 con De Diepte, un brano dal suono contemporaneo con ritornello orecchiabile.
E arriva la Kalush Orchestra dall’Ucraina! Stefania è un mix di rap e musica tradizionale ucraina. Il brano è dedicato alla madre del cantante Oleh Psiuk, ma con l’invasione russa del Paese ha assunto un’altra chiave di lettura. Alla fine dell’esibizione, il gruppo ringrazia per l’aiuto all’Ucraina e lancia un appello per continuare ad aiutare Mariupol.
È il turno della Germania. Malik Harris propone Rockstars, un brano rap-pop radiofonico standard.
Arriva, poi, la Lituania con Monika Liu e Sentimentai, tra il jazz e il pop più raffinato, molto rétro.
L’Azerbaigian e Nadir Rustamli ci fanno sentire Fade To Black, un’altra ballad in crescendo che mette in evidenza le doti vocali del cantante.
Dal Belgio arriva Jérémie Makiese, il cantante-calciatore professionista, che ci propone Miss You, un’altra ballad, ma stavolta più sul versante R&B.
Arriva poi Amanda Georgiadi Tenfjord dalla Grecia. Die Together fa commuovere tutto il pubblico (e Malgioglio).
L’Islanda con le sorelle Systur (letteralmente) ci trasporta in un’atmosfera onirica: Með Hækkandi Sól ha delle venature vagamente Seventies che trascendono il tempo e lo spazio, mettendo insieme Abba, Quentin Trantino e David Lynch. Improbabile ma magico. Alla fine dell’esibizione lanciano un appello per l’Ucraina.
E ci sono loro: Zdob şi Zdub & Advahov Brothers, i rappresentanti della Romania che sembrano usciti da una sitcom anni Novanta. Trenulețul cita i Ramones, ci stordisce con la fisarmonica, e questo basta per inserirli tra i favoriti. Tutto il pubblico in piedi.
Un’altra delle favorite sale sul palco: è Cornelia Jakobs per la Svezia. Hold Me Closer è un pezzo solido e maturo, che mette in evidenza la voce graffiata e l’intensità della sua interprete (e autrice).
Sheldon Riley e la sua Not The Same dall’Australia sono un’inno all’accettazione da ascoltare in religioso silenzio. Riley conclude la performance emozionatissimo.
Un piccolo break dalla gara con Laura Pausini che , per ribadire “l’italianità” della location, canta Nel Blu Dipinto di Blu insieme al pubblico.
Dal Regno Unito atterra Sam Ryder con SPACE MAN, un brano pop rock che risente dell’influenza dei Queen. Schitarrate e capelli al vento fanno impazzire tutti: ed è standing ovation!
Ochman dalla Polonia canta River, un brano operatic pop che cerca di coniugare tradizione e modernità.
Dalla Serbia arriva Konstrakta con la sua ironica, amara e claustrofobica In Corpore Sano. Ispirata nel titolo a un passaggio delle Satire di Giovenale, e cantata in serbo e in latino, la canzone rimane in testa non solo per il suo significato, ma anche per la performance che l’accompagna, con l’immancabile lavaggio delle mani, ormai iconico.
Dall’Estonia arriva invece il pop di Stefan con Hope.
Ma è il momento degli ospiti tanto attesi! Sono i Måneskin che presentano il nuovo singolo Supermodel e incendiano il palco. Subito dopo intervista con Alessandro Cattelan, con il quale ricordano non solo i fasti dello scorso anno, ma anche i tempi di X Factor (condotto da Cattelan nell’edizione in cui la band ha partecipato). E Damiano parte con la battuta. Alla domanda di Alessandro su eventuali consigli ai concorrenti, il frontman dice: «Non avvicinatevi troppo ai tavoli», in riferimento alla polemica scoppiata lo scorso anno. Poi riparte la musica.
È poi il momento della seconda ospite. Gigliola Cinquetti, la prima artista italiana ad aggiudicarsi la vittoria all’Eurovision nel 1964 con l’intramontabile Non ho l’età (Per amarti).
Continua la musica con Mika! Il magico Mika coinvolge tutto il PalaOlimpico con la sua musica.
Sono gli ultimi minuti per votare. Non si può votare per il proprio Paese. Chiuso ufficialmente il televoto!
Subito dopo arriva un saluto da Samantha Cristoforetti, in collegamento dalla Stazione Spaziale Internazionale.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/Paul Bergen