“Siamo gli unici a dare risposte credibili sul tema energia e bollette”, rivendica l’ex premier
Matteo Renzi attacca Enrico Letta: «è talmente ossessionato da noi che ci attacca tutti i giorni. Ma perché? Caro Enrico, hai scelto Fratoianni e Di Maio: adesso goditeli e lascia che ciascuno si caratterizzi per le idee. Senza i tuoi continui attacchi, stile: “Il terzo polo aiuta la Meloni».
«La verità è che sull’energia e le bollette siamo gli unici credibili – prosegue il leader di Italia Viva, – gli unici che dicono sì agli impianti sul medio periodo e contestualmente offrono soluzioni immediate alle sofferenze di famiglie e imprese. Sul reddito di cittadinanza, gli altri hanno tutti qualcosa da farsi perdonare (la destra ha Salvini, la sinistra ha Di Maio, i 5 Stelle hanno Conte: chi ha voluto quella legge? Come pure Quota 100…). Sui contenuti non c’è partita. Ad esempio, i Cinque Stelle dicono che il Pil cresce grazie al Superbonus. È tecnicamente falso come è chiaro a chi sa leggere i dati».
Berlusconi: “con flat-tax più entrate per lo Stato”
“Il reddito di cittadinanza va rivisto“. Lo afferma il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a Mattino 5. Il Cavaliere ha, inoltre, sottolineato l’importanza della flat-tax con cui, secondo lui, aumenterebbero le entrate dello Stato. «Vogliamo la flat-tax al 23% per le imprese e le famiglie, molti paesi hanno adottato la tassa piatta uguale per tutti, aumentano le entrate dello Stato, in America addirittura le entrate raddoppiarono – dice. – Vogliamo portare tutte le pensioni a mille euro, e a chi non ha pagato i contributi, chi ha lavorato in casa, le mamme e le nonne, vogliamo dare anche a loro mille euro».
Sul tema caldo del caro bollette dichiara: «bisogna intervenire ora con il governo in carica: far intervenire lo Stato e l’Europa con interventi immediati che blocchino i prezzi a quelli di due anni fa. Stiamo valutando il progetto della Gran Bretagna di creare un fondo finanziario facendo restare i prezzi delle loro bollette a due anni fa, lo stato poi avrà modo di restituire i soldi al fondo». E infine, per l’ambiente, afferma: «un milione di alberi? È uno dei punti sull’ambiente, mi piacerebbe che le città fossero circondate dai parchi, con il verde si vive meglio, c’è l’aria più pulita».
Commentando la sua recente presenza su Tik Tok ha dichiarato: «addirittura uno dei miei interventi è stato seguito da 7,5 milioni: anche Tik Tok è importante perché ci sono i tanti giovani dai 14 ai 34 anni. Il futuro è loro: bisogna cercare di indirizzare questi giovani verso una attenzione su ciò che succederà il 25 settembre perché riguarda loro. Ai giovani non dobbiamo offrire un sussidio come il reddito di cittadinanza, ma un’opportunità di lavoro intervenendo sui costi delle aziende che potrebbero assumerli».
Letta: “la fiamma nel simbolo FdI è un problema”
Torna nel dibattito politico la richiesta di rimuovere la fiamma tricolore che trova spazio nel simbolo di Fratelli d’Italia, è il segretario del Partito Democratico.
«Non solo è una cosa inspiegabile, ma lo è anche il motivo per cui quel simbolo non l’abbiano mai cambiato. È un problema oggettivo. La marcia su Roma fu possibile perché qualcuno non fece fino in fondo il proprio dovere» ha dichiarato Enrico Letta.
In merito al Jobs Act, firmato dall’allora segretario PD Renzi, Letta ha dichiarato la necessità di “superare il Jobs act sul modello di quanto fatto in Spagna contro il precariato“. Secondo il segretario Dem inoltre “la stagione del blairismo è consegnata alla storia. In tutta Europa credo che siano rimasti solo Renzi e Calenda ad agitarlo come un feticcio ideologico“.
In un’intervista al Giornale di Sicilia in vista degli appuntamenti a Catania e Palermo, Letta ha inoltre dichiarato: «non confondiamo serietà e sobrietà con basso profilo. Sono entrambe caratteristiche distintive di Caterina Chinnici, riconosciute e apprezzate, che ci distinguono da chi invece rincorre lo scontro o il titolo sguaiato ad effetto. Sono sicuro che questo stile sarà ripagato e che riusciremo a raggiungere le tante persone indecise e poco interessate alle polemiche. La nostra campagna elettorale in Sicilia inizia ufficialmente oggi: sono già in programma numerosi incontri in tutte le province, per raccontare le proposte e il programma dem».
Conte: “metodo Draghi insidioso”
Questa mattina Giuseppe Conte ha rilasciato un’intervista a Radio Capital dove ha affermato che “con il Pd non ci sono possibilità di dialogo”. «I cartelli elettorali last minute non ci interessano. I vertici del Pd hanno sacrificato l’agenda progressista sull’altare dell’agenda Draghi – dichiara. – Vedo nel richiamo a un nuovo governo Draghi una povertà delle proposte politiche, la difficoltà delle ammucchiate elettorali del centrodestra e del Pd, che ha puntato su un campo largo nato già morto, c’è un chiaro deficit della politica di assumersi responsabilità. Il metodo di un uomo solo al comando è sbagliato e insidioso come regola» – ha aggiunto poi, scagliandosi ancora contro la cosiddetta agenda Draghi.
Su una vittoria del centrodestra dice: «le ricette della destra per me sono inadeguate, i partiti del centrodestra sono in contrasto tra loro, flat tax, sanzioni sulla Russia, hanno tre ricette diverse. Hanno alcune soluzioni pericolose, porterebbe il paese all’isolazionismo. Per Meloni non c’è solo il simbolo della fiamma da levare, ma anche il nome, Fratelli d’Italia, è un nome che non dovrebbe essere di un solo partito, ma il problema è la loro inadeguatezza, al di là di questioni ideologiche. Hanno pensato addirittura a una norma che prevede di contattare i nostri giovani per una offerta di lavoro, che se rifiutassero sarebbero multati, neanche nei peggiori sistemi totalitari, poi io ho denunciato questa cosa e l’hanno ritirata».
«Di Maio ha abiurato a ogni battaglia portata avanti dal M5s, ha rinnegato il suo passato, ma è una involuzione che non ci riguarda, fa male solo a se stesso» – conclude.
Tajani: sanzioni alla Russia devono rimanere
Il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, non ha lasciato spazio ai dubbi in merito alle sanzioni internazionali che stanno colpendo la Russia come reazione alla guerra in Ucraina. «Per noi le sanzioni devono rimanere. Punto. Ognuno ha le sue idee», spiega Tajani sottolineando come il leader della Lega Matteo Salvini abbia idee diverse dato che “siamo una coalizione non un partito unico, né tantomeno una caserma. Lui dice che ne fa una questione economica e non politica“.
«Sulle sanzioni bisogna coordinarsi sempre con l’Ue e la Nato. È ovvio che ci sono delle ricadute. Dobbiamo difendere dei valori e ne paghiamo un prezzo» – aggiunge.
“Proteggere italiani ed europei con uno scudo”, Salvini contro le sanzioni
Matteo Salvini risponde a Tajani: «al posto delle sanzioni, che dovevano danneggiare i russi, sarebbe meglio proteggere gli italiani ed europei con uno scudo, un paracadute. L’unica emergenza in questo momento si chiama bolletta luce e gas. È grave che una parte della politica non lo capisca. Si tratta di un problema continentale e nazionale» – ha detto durante un appuntamento elettorale a Bolzano.
E poi ha aggiunto: «la Lega e il centrodestra sull’autonomia ci sono. Abbiamo portato tutti gli amici di centrodestra a sottoscrivere un impegno comune nel programma. Le parole scritte restano, per difenderla dove c’è, come a Bolzano, e a offrirla a chi la chiede. Siamo nati per questo. Umberto Bossi ha creato un movimento su questo e ne siamo garanti. La Lega – ha proseguito – è baluardo in difesa dell’autonomia. In parlamento siamo sempre stati e saremo gli unici a difendere chi ce l’ha e a proporla a chi la vuole. Troppe volte la sinistra, sulle libertà, sulle autonomie, sull’autogoverno ha provato a togliere a cancellare».
Centrodestra semi-sconfitto a Latina
Damiano Coletta vince le elezioni a Latina per la nomina del sindaco, riconfermandosi alla guida della città dopo l’annullamento del volo dello scorso ottobre da parte del Tar e sconfiggendo il rivale di centrodestra, Vincenzo Zaccheo. «È stata una nottata intensa e la gioia di avercela fatta ancora una volta mi ripaga e ci ripaga di tutti i sacrifici che abbiamo fatto in questo periodo così particolare – le parole del primo cittadino. Ringrazio la città che per la terza volta mi ha dato fiducia e non vedo l’ora di rimettermi in attività, cosa che avverrà immediatamente perché Latina ha bisogno della politica e perché è un momento troppo importante per la nostra comunità» – ha commentato il primo cittadino.
Il suo ruolo, tuttavia, si prospetta piuttosto complicato dopo che la lista del centrodestra ha superato la metà dei voti più uno. Non manca di sottolinearlo Zaccheo che scrive su Facebook: «gli elettori si sono espressi in maniera chiara palesando un maggiore consenso sia a me che al centrodestra e decretando di fatto quella che sarà una situazione di governabilità senza una maggioranza netta. Questo sia elemento di riflessione per il sindaco rieletto».
di: Flavia DELL’ERTOLE
aggiornamenti di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO