guerra ucraina

Liberato il villaggio di Novosilske, Putin torna ad attaccare l’Occidente

Nel giorno in cui le forze ucraine riconquistano il villaggio di Novosilske, nella regione di Lugansk, nuove bombe sono tornate a piovere sulla capitale Kiev e su tutta l’Ucraina. Missili sono stati lanciati in direzione di tutti i maggiori centri abitati del paese occupato: vengono segnalate esplosioni in molte regioni, tra cui Kiev e Kharkiv oltre che a Kherson, Vinnytsia e Zhytomyr. L’amministrazione di Kiev ha confermato che la difesa aerea è intervenuta nella capitale e nella regione. In città, si registrano un morto e un ferito.

Per precauzione a Odessa verrà temporaneamente sospesa la fornitura di energia elettrica «per ridurre il carico sul sistema di alimentazione nel caso in cui la nostra infrastruttura venga colpita» spiega il governatore Maksym Marchenko.

Intelligence ucraina: “Mosca prepara una nuova mobilitazione”

Prima chiuderebbero tutte le frontiere per impedire agli uomini validi di fuggire fuori dai confini; poi, verrebbe applicata la legge marziale che impone il reclutamento coatto e immediato. Queste alcune delle previsioni del ministero della difesa ucraino, in un video in cui il titolare del dicastero di Kiev, Oleksii Reznikov, ha avvertito i cittadini russi che il Cremlino sta preparando una nuova ondata di mobilitazione e prevede di chiudere il confine entro una settimana: «so per certo che hai circa una settimana prima di avere ancora una scelta– ha detto, parlando in russo, in un discorso video trasmesso ieri- all’inizio di gennaio le autorità russe chiuderanno le frontiere agli uomini, dichiareranno la legge marziale e avvieranno una nuova ondata di mobilitazione. I confini saranno chiusi anche in Bielorussia».

Al centro della nuova campagna russa di mobilitazione nazionale, secondo le fonti di intelligence ucraine, ci sarebbero “i grandi centri urbani” lasciati finora da parte nelle campagne di mobilitazione parziale, che hanno cercato di raccogliere nuove forze soprattutto nelle regioni più povere della vasta regione russa, soprattutto quelle abitate da minoranze etniche. Kyrylo Budanov, capo della direzione dell’intelligence ucraina, aveva anticipato nei giorni scorsi che la Russia sta pianificando una nuova mobilitazione dal 5 gennaio perché mancano soldati al fronte di guerra. Sarebbero almeno 200 i soldati uccisi in un solo giorno a Kherson.

“Regalo” di Putin ai soldati: arriva il condono fiscale

Non solo misure coercitive; per incoraggiare gli uomini validi ad arruolarsi Putin ha promesso che i soldati e i dipendenti pubblici russi che stanno combattendo in Ucraina non saranno più tenuti a dichiarare il proprio reddito: lo ha annunciato il Cremlino.

Ed è sempre Putin, nel suo discorso tradizionale di fine anno, a rinnovare le accuse nei confronti dei paesi del blocco occidentale: «l’Occidente sta sfruttando la guerra in Ucraina per distruggere la Russia – e ha anche aggiunto facendo un bilancio del 2022 – è stato un anno che ha messo molto al suo posto, ha nettamente separato il coraggio e l’eroismo dal tradimento e dalla codardia, ha dimostrato che non esiste potere più alto dell’amore per la propria famiglia e i propri amici, la lealtà verso amici e compagni, la devozione a la propria Patria».

«L’Occidente – sostiene Putin ribattuto da Ria Novosti ha mentito sulla pace e si è preparato all’aggressione, e ora ne parla apertamente».

di: Caterina MAGGI
FOTO: ANSA/US POLIZIA NAZIONALE DELL’UCRAINA