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Il ministro Lavrov ha fatto sapere che sono in corso i preparativi per un colloquio telefonico con Blinken su prigionieri e crisi alimentare

156 giorni di guerra in Ucraina. La giornata è iniziata presto a Kharkiv dove all’alba si sono registrati due attacchi aerei delle truppe russe. I missili S-300 hanno colpito il centro della città distruggendo un edificio a due piani e un istituto di istruzione superiore. Si scava fra le macerie e «finora non ci sono informazioni sui feriti o sui morti», come riporta il sindaco della città Terekhov.

In giornata le forze russe “hanno colpito un’altra area vicino a una fermata del trasporto pubblico“. Lo riferisce il governatore della Regione di Kiev Vitaliy Kim, riferendo che sarebbero morte quattro persone e altre 7 sarebbero rimaste ferite durante un attacco sferrato a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina.

Raid anche a Kramatorsk, nell’Ucraina orientale nell’oblast di Donetsk, dove un attacco missilistico ha ucciso almeno una persona ferendone cinque. Come riportato dal capo dell’Amministrazione militare regionale “due case sono state completamente distrutte, altre 21 sono state danneggiate”.

Gli attacchi si registrano anche dal fronte opposto, quello ucraino. Secondo il Ministero della Difesa russo un bombardamento delle forze di Kiev ha colpito una colonia penale nel Donetsk uccidendo 40 prigionieri ucraini detenuti dai filorussi e ferendone 75.

Il bombardamento è avvenuto con i missili Himars forniti dagli Usa e ha colpito il centro vicino alla località di Elenovka in cui sono detenuti i prigionieri di guerra ucraini, compresi alcuni militari del battaglione Azov.

Il conflitto prosegue anche a distanza, con il Senato Usa che con una risoluzione non vincolante approvata all’unanimità ha chiesto al segretario di Stato Antony Blinken di designare la Russia come “Stato sponsor del terrorismo” per le sue azioni in Ucraina ma anche in Cecenia, Georgia e Siria.

La diplomazia è dunque in stallo, con Lavrov che temporeggia sul colloquio telefonico invocato da Blinken per discutere della sorte dei cittadini americani in Russia e sulla crisi del grano. Ieri il ministro degli Esteri di Mosca aveva dichiarato che valuterà la richiesta “quando il tempo lo consentirà” dato che “attualmente ha un’agenda troppo fitta“. Oggi lo stesso ministro ha riferito che un colloquio telefonico è in preparazione dicendosi pronto ad ascoltare “le proposte di Blinken su uno scambio di detenuti e sull’esportazione di grano“.

Durissime anche le parole del ministro della Difesa britannico Ben Wallace che ai microfoni di Sky News ha definito la Russia come uno “stato fascista”. Wallace riferisce poi che l’esercito di Mosca ora “stenta in molti punti del fronte” e arranca dietro agli obiettivi prestabiliti. Questo starebbe spingendo Putin verso un nuovo cambio di strategia: «il piano A, B e C di Putin è fallito e potrebbe guardare al piano D».

Uno spiraglio si apre invece sulla questione del grano: oggi, salvo forze di causa maggiore che blocchino l’operazione, dovrebbe salpare dal porto di Odessa la prima nave con il grano ucraino. Per l’occasione il presidente ucraino Zelensky si è recato in visita in un porto ucraino sul Mar Nero, assistendo alle operazioni di carico della prima nave: «stiamo aspettando segnali dai nostri partner per iniziare i trasporti» assicura.

Intanto la Corte d’Appello di Kiev ha ridotto la pena al soldato russo Vadim Shishimarin, accusato di aver ucciso un civile disarmato nella cittadina di Chupakhivka. Inizialmente il militare, 21enne, era stato condannato all’ergastolo; ora dovrà scontare una pena di 15 anni.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/FACEBOOK/ Volodymyr Zelensky