Il premier britannico dimissionario lancia un appello all’Italia: “dopo Draghi ancora sostegno all’Ucraina”
Sono le ultime ore di Boris Johnson a Downing Street, dove martedì approderà il nuovo primo ministro britannico. Il premier ha già da qualche giorno avviato i commiati e oggi parla anche all’Italia.
«Nelle prossime settimane sia io sia Mario Draghi lasceremo il nostro incarico – ricorda in un’intervista rilasciata a Repubblica. – Ma sono certo che i nostri successori comprenderanno la posta in gioco in Ucraina».
Un appello al futuro insomma, perché “i valori fondamentali alla base della nostra pace e della nostra sicurezza sono minacciati” e dunque “dobbiamo continuare a difenderli. Ad ogni costo“.
Johnson rilancia la collaborazione fra Uk e Italia che, “con l’avvicinarsi dell’inverno“, si troveranno “ancora una volta fianco a fianco nell’affrontare le conseguenze globali dell’invasione russa“.
A partire dai problemi connessi al “vile blocco delle forniture di grano“, fino alla “militarizzazione dell’energia da parte di Putin“, colpevoli di aver fatto salire alle stelle i prezzi di cibo e gas. Una situazione di fronte alla quale “si potrebbe essere tentati di ripiegare internamente ed evitare un ulteriore confronto“, ma che invece richiede una soluzione più dura: «l’unico modo per sconfiggere un bullo è affrontarlo, mettendo a nudo la sua debolezza, attraverso la nostra forza collettiva».
Nel frattempo si chiudono oggi gli scrutini, con il termine per l’invio delle schede del voto postale per i 200mila militanti dei Tories, chiamati a scegliere fra Liz Truss, data per favorita dai sondaggi fra gli attivisti, e Rishi Sunak, più vicino a BoJo e attualmente in testa nelle preferenze dei deputati.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/SERGEY DOLZHENKO