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In linea con il 2018. Meloni rimanda il voto: “troppi giornalisti”

Sono chiamati alle urne 50 milioni di italiani (50.869.304) di cui più di quattro milioni residenti all’estero (4.741.790). I seggi sono aperti dalle 7 alle 23. I dati dell’affluenza alle 12 registrano un calo: cinque ore dopo l’apertura ha votato meno di un italiano su cinque, il 19%.

Per il rinnovo alla Camera sono pervenuti i dati di 7.401 comuni su 7.904 con affluenza al 19,07%, in linea con il 2018.

Sono le prime elezioni dopo il taglio dei parlamentari deciso dalla legislatura che sta per concludersi: si eleggono 200 senatori invece di 315 e 400 deputati invece di 630.

Subito dopo la chiusura dei seggi arriveranno gli exit poll e in seguito le proiezioni sull’esito del voto. Per i primi risultati bisognerà attendere la notte.

In Sicilia si vota anche per scegliere il presidente della Regione: lo spoglio comincerà in questo caso lunedì 26 alle 14.

DATI SULL’AFFLUENZA

Alle 12 l’affluenza è intorno al 19%. Dopo le prime cinque ore di votazioni ha votato il 18,39% degli aventi diritto, quando i dati sono circa alla metà (relativi a 4.014 comuni su 7.904). Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 19,18% degli elettori per la Camera (dati skytg24).

A Torino alle 12 ha votato il 17,53% degli aventi diritto.

A Venezia hanno votato il 22,37% degli elettori, 41.886 elettori su 187.202 aventi diritto.

A Roma ha votato il 22,29% rispetto al 20,54% delle precedenti politiche nel 2018. Nel Lazio il dato è del 20,81% rispetto al 18,89% del 2018. A Frosinone il dato è del 18,58% rispetto al precedente 17,07%. A Latina 20,15% rispetto al 18,74%. A Rieti 21,04% rispetto al 16,54%. A Viterbo 20,68% rispetto al 17,75%.

In Liguria l’affluenza è apparsa stabile alle 12: ha votato il 21,86% degli elettori contro il 21,78% delle precedenti elezioni. Il dato è al momento più alto di quello nazionale che è arrivato al 19,23% quando sono stati conteggiati 7.874 comuni su 7.904. A Genova ha votato il 21,96% degli elettori contro il 22,33% delle precedenti elezioni; a Imperia il 20,90% contro il 21,27%; alla Spezia il 21,40% contro il 20,63%; a Savona il 22,64% contro il 21,42%. 

A Napoli invece i dati sono in calo: l’affluenza è dell’11,46% alle 12.

In Sicilia si attesta intorno al 14,77% l’affluenza per Camera e Senato, fonte Viminale.

La situazione secondo YouTrend

Secondo le rivelazioni di YouTrend, le tre Regioni con l’aumento maggiore rispetto al 2018 sono Lombardia, Toscana ed Emilia-Romagna. Quelle con la diminuzione maggiore sono Molise, Campania e Sardegna.

LA POLITICA ALLE URNE

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato a Palermo. All’arrivo al seggio è stato accolto dall’applauso degli elettori che erano in attesa. Mattarella è rimasto nella cabina elettorale per pochissimi minuti e ha lasciato il seggio. All’uscita, si è fermato da solo, per pochi minuti, davanti alla lapide dedicata al giudice Cesare Terranova, ucciso il 25 settembre 1979.

Ha votato anche il premier Mario Draghi, che ha espresso la sua preferenza nel seggio dei Parioli a Roma.

Cambio di programma per Giorgia Meloni, che voterà stasera alle 23 in chiusura dei seggi invece che in apertura come previsto. Una scelta fatta, secondo quanto riporta LaPresse, per “evitare disagi agli elettori” visto che al seggio di Meloni c’erano “troppi fotografi, cameramen e operatori dell’informazione”.

Anche il segretario del Pd Enrico Letta ha votato a Roma.

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha votato nel seggio di via Fratelli Ruffini a Milano. 

Il ministro degli Esteri e leader di Impegno civico Luigi Di Maio ha votato a Napoli, nel seggio 314 della scuola Senise in via Manso.

Matteo Renzi ha espresso il suo voto a Firenze insieme alla moglie Agnese Landini. Erano accompagnati da Francesco Bonifazi, senatore uscente di Iv e candidato per il Terzo Polo, che ha votato pure lui nello stesso seggio elettorale. Matteo Renzi adesso parte per Tokyo per andare ai funerali di Stato di Shinzo Abe.

Nicola Zingaretti, candidato Pd, ha postato una foto sui social dopo il voto, dentro la sua sezione elettorale, scrivendo: “È la democrazia, grazie a chi ha lottato per la nostra libertà e per garantire questo diritto. Si vota”.

Matteo Salvini ha votato a Milano. «Conto che la Lega sia una forza parlamentare sul podio, prima seconda o terza al massimo. Da domani basta chiacchiere, si passa ai fatti, noi abbiamo le idee chiare. Io gioco per vincere non per partecipare».

Calenda ha votato a Roma e all’uscita ha rivolto un appello agli italiani: «votate liberamente e consapevolmente». Poi, ai giornalisti che gli chiedevano come passerà la giornata, secondo quanto riporta LaPresse ha risposto: “angosciato. No, scherzo”.

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha votato nel seggio di via Fratelli Ruffini a Milano.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/IGOR PETYX