I rifugiati hanno raggiunto l’Europa grazie ai corridoi umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio
Questa mattina all’udienza nell’Aula Paolo VI il Papa ha ricevuto i rifugiati che hanno raggiunto l’Europa con i corridoi umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio.
Nell’occasione il Pontefice ha parlato anche del naufragio di Cutro: «quel naufragio non doveva avvenire e bisogna fare tutto il possibile perché non si ripeta» ha dichiarato, per poi aggiungere che “i corridoi gettano dei ponti che tanti bambini, donne, uomini, anziani, provenienti da situazioni molto precarie e da gravi pericoli, hanno infine percorso in sicurezza, legalità e dignità fino ai Paesi di accoglienza. Essi attraversano i confini e, ancor più, i muri di indifferenza su cui spesso si infrange la speranza di tantissime persone“.
«Sono contento di incontrare tante persone rifugiate e le loro famiglie che sono giunte in Italia, Francia, Belgio e Andorra. La loro realizzazione è dovuta sia alla creatività generosa della Comunità di Sant’Egidio, della Federazione delle Chiese Evangeliche e della Tavola Valdese, sia alla rete accogliente della Chiesa italiana. Mi piace tanto che i cristiani si uniscano per lavorare insieme e non sottolineare le differenze» ha poi spiegato Papa Francesco.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/VATICAN MEDIA