La sorella del magistrato inaugura il programma Giovani del Salone raccontando la lotta alla mafia
Si aprono oggi, 19 maggio 2022, le porte della 34esima edizione del Salone Internazionale del Libro che va in scena a Lingotto Fiere di Torino fino al 23 maggio. Il Mondo è sul posto per fare un viaggio nell’editoria di oggi.
L’inaugurazione è affidata, nel 30ennale della strage di Capaci (avvenuta il 23 maggio 1992), alle parole di Maria Falcone, sorella del magistrato Giovanni Falcone, ucciso da Cosa Nostra. L’attivista prosegue il suo lavoro con le nuove generazioni – «sapevamo che la scuola era l’ambito più importante su cui lavorare per sconfiggere la mafia», ha detto nei giorni scorsi annunciando la presentazione del libro L’eredità di un giudice, scritto con Lara Sirignano – presentando il programma Giovani del Salone.
«Quando perdeva, già da ragazzino, Giovanni si chiedeva “dove abbiamo sbagliato?”. Era un Giovanni che cresce in un quartiere difficile, circondato da vecchie case dove si riunivano i piccoli trafficanti del quartiere. Giovanni non voleva essere un eroe. Voleva essere soltanto un bravo magistrato – è l’esordio di Falcone per spiegare ai giovani presenti nell’arena del Lingotto il magistrato bambino. – Da piccolo voleva fare ingegneria navale, ma potevano entrare solo i primi cinque che superavano il concorso in marina. Arrivò settimo. Fu assegnato allo Stato maggiore perché aveva “attitudini al comando”. La scelta di fare il magistrato è stata di papà, che aveva in rapporto simbiotico con Giovanni. Scelse di fare il magistrato perché voleva fare contento papà ma anche perché in una Sicilia dove trovare un posto felice era difficile, lo è ancora di più oggi, lui scelse quella via perché poteva contare solo sulle sue capacità».
Entra poi nel vivo dell’attività di magistrato di Giovanni, svelandone luci e ombre: «non è facile dire perché la magistratura non ha sostenuto Giovanni come avrebbe dovuto. Ha subito più sconfitte di tanti altri, la gloria e consapevolezza di quanto importante è stato il loro lavoro sono arrivate dal successo del maxi processo contro la mafia, ma fino a quel momento Giovanni e Paolo (Borsellino, ndA) erano considerati il nemico pubblico numero uno. Quando venne fatto il primo attentato a Giovanni, fallito, fu detto che se lo era creato da solo lui stesso quel finto attentato per “darsi più importanza” – aggiunge. – C’era molta invidia, c’è sempre stata. Giovanni era molto amato negli Stati Uniti tanto che quando Bush venne in Italia e chiese di conoscerlo successe il finimondo».
«Dopo la morte di Giovanni – continua il racconto di Maria Falcone dell’impegno contro la mafia, – Paolo Borsellino era in una situazione emotiva tremenda, e Cossiga continuava a dirgli di stare attento perché sarebbe stato il prossimo. Eppure andò avanti. Giovanni non era un santo ma aveva una grande propensione al sacrificio: era un uomo che sapeva di essere spacciato, “sono un morto che cammina”, mi disse. I ragazzi devono imparare a conoscere di Giovanni questo e portare avanti questo grande amore per le istituzioni democratiche».
Seguono i saluti istituzionali. Ospiti del complesso fieristico sono: Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione; Dario Franceschini, Ministro della Cultura; Stefano Lo Russo, Sindaco della città di Torino; Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale; Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro. Interverrà a distanza, con un messaggio scritto e inviato per l’occasione, anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il tema che accompagnerà i lettori in questa edizione è quello dei “Cuori Selvaggi”, un invito “a correre selvaggiamente verso un orizzonte fatto di sentieri ancora non battuti e di sconfinata libertà“. La fiera occupa quest’anno ben 110mila i metri quadri complessivi, divisi tra i Padiglioni 1, 2, 3 e Oval di Lingotto Fiere, oltre che negli spazi del Centro Congressi Lingotto, che ospitano 893 editori, di cui 542 con un proprio stand.
In un programma ricco di incontri ed eventi, sono diversi i gli ospiti internazionali attesi. Tra questi: Jennifer Egan; Joe Lansdale; Joseph Stiglitz; Don Winslow; Benjamín Labatut; Toshikazu Kawaguchi; Mu Ming; Eshkol Nevo; Camilla Läckberg e Henrik Fexeus; e poi Joël Dicker e Annie Ernaux. Ospite d’onore per la prima giornata è Amitav Ghosh che, con la lectio magistralis I non-umani possono parlare? sui temi ambientali e la crisi climatica, inaugura la giornata di apertura insieme a Maria Falcone.
Tenendo fede al suo nome, non mancheranno al Salone anche i titolo della Libreria internazionale: una selezione di titoli ed editori stranieri in lingua inglese, francese, tedesca e spagnola organizzata in collaborazione con la libreria Luxemburg di Torino.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: Micaela FERRARO