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Nell’attacco sono morti due israeliani. Intanto il governo di Netanyahu va avanti verso la pena di morte

Un uomo, uscito da un’auto, ha sparato contro un’altra vettura a Huwara, in Cisgiordania, ferendo gravemente due israeliani. Il responsabile è fuggito. Le due vittime sono morte in ospedale. Lo riporta LaPresse.

Giordania: “servono più sforzi per la pace”

«Vanno intensificati gli sforzi per riportare la calma e far diminuire la tensione nei Territori Palestinesi» ha detto il re Abdallah II di Giordania incontrando ad Amman il Coordinatore Usa per il Medio Oriente e il Nord Africa Brett McGurk. Mc Gurk si trova nel Paese per l’incontro tra Israeliani e Palestinesi sulla situazione in Cisgiordania.

Al tempo stesso secondo l’agenzia ufficiale hashemita Petra re Abdallah ha chiesto che «termini ogni misura unilaterale che può portare all’instabilità e minare le prospettive di pace» facendo appello al rilancio dei negoziati tra Palestinesi e Israeliani per un accordo di pace.

Dal vertice di Aqaba, riporta sempre Petra, israeliani e palestinesi hanno assicurato l’impegno “a ridurre l’escalation sul campo e a prevenire ulteriori violenze“. Inoltre è stata sottolineata “l’importanza di preservare lo status quo storico dei Luoghi santi a Gerusalemme“. Israeliani e palestinesi si sono detti disposti “a un’azione immediata per fermare misure unilaterali per un periodo di tre-sei mesi e da parte di Israele ad interrompere qualsiasi nuovo insediamento per sei mesi“.

Il governo va avanti sulla giustizia

In Israele il governo di Benyamin Netanyahu prosegue con il voto alla Knesset per l’approvazione di una serie di provvedimenti che fanno parte della controversa riforma giudiziaria. Nei giorni scorsi in tutta Israele più di 300 mila persone (secondo gli organizzatori) sono scese in piazza in protesta. Si stima che siano state tra i 130mila e i 160 mila solo a Tel Aviv. Lo riporta Canale 13.

Per mercoledì 29 Febbraio è prevista un’ulteriore manifestazione detta “Giornata nazionale di lotta” contro i provvedimenti che intende coinvolgere tutto il Paese.

In Israele torna la pena di morte

Il Comitato ministeriale ha approvato una proposta di legge per legalizzare la pena di morte per i soggetti accusati di terrorismo. Lo hanno annunciato il premier Benyamin Netanyahu e il ministro per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ideatore del provvedimento.

«Agiremo – ha detto Netanyahu – per scoraggiare i terroristi e mantenere la sicurezza. Colpiremo il terrorismo con forza». «In questo giorno difficile in cui 2 cittadini sono stati uccisi – ha sottolineato Ben Gvir – non c’e’ nulla di più simbolico che approvare questa legge, giusta e morale».

di: Caterina MAGGI

aggiornamento: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/EPA/ALAA BADARNEH