L’operazione è stata rivendicata dal collettivo filorusso Killnet. Lo Stato Maggiore della Difesa smentisce di essere stato colpito
Alcuni siti web italiani hanno subìto un attacco informatico da parte del collettivo filorusso Killnet.
Al momento non sarebbero state compromesse le infrastrutture degli account web, ma l’attacco sta rendendo complicato l’accesso a molti siti.
Rientrato l’attacco al sito del Senato. Lo hanno comunicato i senatori questori di Palazzo Madama. Secondo quanto ricostruito finora, nel pomeriggio ci sono stati molteplici e simultanei tentativi di accesso al sito, ma senza ripercussioni.
La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati su Twitter rassicura: «nessun danno dall’attacco hacker che ha coinvolto la rete esterna del Senato. Un grazie ai tecnici per l’immediato intervento. Si tratta di episodi gravi, che non vanno sottovalutati. Continueremo a tenere alta la guardia».
Lo Stato Maggiore della Difesa, invece, smentisce di essere stato colpito da un cyberattacco e specifica che il proprio sito web risulta irraggiungibile per attività di manutenzione da tempo pianificata.
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale sta “lavorando a stretto contatto con le amministrazioni colpite per ripristinare i loro siti web, analizzando il fenomeno, e suggerendo nel contempo le prime idonee contromisure tecniche”. Indaga anche il Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) della Polizia Postale. Al momento in procura, a Roma, non è stato aperto alcun fascicolo.
Su Telegram il collettivo ha pubblicato l’elenco degli indirizzi che sarebbero stati violati: oltre a Senato e Difesa, compaiono Scuola alti studi di Lucca, Istituto superiore di Sanità, Banca Compass, Infomedix (una società di servizi alle aziende) e l‘Aci.
di: Francesca LASI
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