I miliardari russi vogliono diventare “invisibili” alle autorità, via localizzatori da yacht
Il presidente ucraino Zelensky ha lasciato oggi per la prima volta Kiev, per recarsi in visita dalle truppe a Kharkiv.
«Provo un orgoglio sconfinato per i nostri difensori – ha scritto su Telegram postando foto dell’incontro -, ogni giorno, rischiando la vita, combattono per la libertà dell’Ucraina. Grazie a ciascuno di voi per il vostro servizio».
Nuovo stratagemma da parte degli oligarchi russi per risolvere il problema delle sanzioni occidentali: la disattivazione dei localizzatori a bordo dei mega yacht, in modo da renderli invisibili alle autorità.
L’idea è di disattivare il sistema di identificazione automatica (AIS) di bordo, che permette di conoscere l’esatta posizione di qualsiasi imbarcazione che lo usa in qualsiasi momento.
Secondo un’inchiesta del britannico Observer, sarebbero almeno 6 i super yacht colpiti da sanzioni di Londra e diventati in seguito invisibili: almeno 13 di questi mega yacht, per un valore totale di quasi 2 miliardi di sterline (oltre 2,3 miliardi di euro) sono già stati sequestrati (o congelati) nei porti di tutto il mondo.
Secondo l’analisi dell’Observer dei dati AIS raccolti dalla società di market intelligence marittima e aeronautica VesselsValue, i superyacht che sono ormai ‘invisibili’ da più di un mese includono il Clio da 72 metri legato all’industriale Oleg Deripaska, il Galactica Super Nova da 70 metri legato all’oligarca Vagit Alekperov e l’Ocean Victory da 140 metri di appartenenza dell’oligarca Viktor Rashnikov.
di: Micaela FERRARO
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