Sergio Mattarella: “rispetto ed uguaglianza non derogabili”. Gay help line: 60% violenze in famiglia

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha posto l’attenzione sui diritti e l’uguaglianza in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, chiedendo che la società metta al bando “ogni forma di prevaricazione”.

«Questa Giornata internazionale chiede l’attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio. Occorre educare a una cultura della non discriminazione, per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze. Il rispetto dei diritti di ogni persona, l’uguaglianza fra tutti i cittadini, sancita dalla nostra Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili».

Il segretario del Pd, Enrico Letta, aggiunge su Twitter: «nella giornata mondiale contro l’omofobia la biofobia e la transfobia il nostro impegno ancora più determinato ad approvare il Ddl Zan».

Intanto arriva dal liceo artistico di Ravenna Nervi Severini la proposta di un nuovo regolamento per la “carriera alias”, ovvero l’indicazione di nome e genere scelti dallo studente sui documenti interni a valore non ufficiale. Il provvedimento, che riguarderà in primis il registro elettronico, verrà presentato e discusso durante la prossima riunione del Consiglio d’istituto.

Come spiega il preside della scuola, Gianluca Dradi, l’iniziativa vuole “favorire il benessere psicologico della persona“. «La nostra azione parte da un paio di richieste ricevute e che ci sembra assolutamente corretto accogliere. Ho ricevuto due richieste esplicite nel corso di studenti che vogliono essere chiamati col nome d’elezione. Già ora i docenti chiamavano i ragazzi col nome d’elezione, ma vogliamo che questa non sia una concessione ma un diritto».

L’istituto infatti ospita uno studente che non si riconosce né nel genere femminile né in quello maschile e che ha ottenuto il nome d’elezione sull’abbonamento dell’autobus. «Ci ha chiesto di chiamarlo per cognome e noi così facciamo» – spiega il dirigendo, annunciando che la scuola si sta “attrezzando per l’individuazione di servizi igienici e spogliatoi dedicati in modo che tutti si possano trovare a loro agio“.

Secondo i dati di Gay help line, le segnalazioni per maltrattamenti e violenze in famiglia sono passate dal 35% del 2021 al 42% del 2022 e più del 50% proviene da under35. Nella fascia 13-29 anni il 60% dei maltrattamenti a sfondo omofobico avvengono in ambito familiare.

Per quanto riguarda le percentuali di persone che chiedono aiuto, il 18% denuncia atti d’odio nei confronti di adulti nel contesto lavorativo o formativo. Il 15% riguarda mobbing, stalking e revenge porn sul posto di lavoro, che raddoppiano per le donne trans. Il 19% denuncia aggressioni e minacce e il 15% denuncia bullismo e atti discriminatori. Il 35% segnala difficoltà di accesso o minori opportunità nel mondo del lavoro.

L’associazione europea delle persone Lgbti+ Ilga Europe ha pubblicato i dati sui Paesi europei per il rispetto e la difesa dei diritti delle persone Lgbti+: al decimo posto di trova il Portogallo, in basso rispetto allo scorso anno quando occupava il quarto posto.

A causare questa brusca discesa ci sarebbe il ritardo del rinnovo del piano di azione del Governo per combattere la discriminazione su base sessuale o di genere e la mancanza di politiche chiare in materia di asilo per persone LGBTI+ perseguite o discriminate.

L’Italia, nella classifica, si trova al 33esimo posto.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/EPA