MELONI

La premier parla degli aiuti dell’Ue all’Emilia-Romagna e dei rapporti con il presidente Macron

«È ancora impossibile quantificare i danni, il governo ha fatto uno sforzo immane e per questo voglio ringraziare i ministri. L’Emilia-Romagna è una locomotiva per l’Italia e, se si ferma l’Emilia-Romagna, si ferma l’Italia», così ha detto Giorgia Meloni dal palco del Festival dell’Economia di Trento.

La presidente dice di aver “trovato un popolo che era lì a spalare fango ed era con l’orgoglio negli occhi. In quindici giorni è piovuta metà della pioggia di un anno”. Sottolinea poi quanto è importante l’aiuto che l’Unione europea sta dando al nostro Paese. «Attiveremo il fondo di solidarietà, che purtroppo abbiamo attivato altre volte. Da ciò deriva l’importanza dei “fondi di coesione e del Pnrr, che riguardano soprattutto la messa in sicurezza del territorio».

Meloni ha poi parlato del taglio del cuneo fiscale deciso con la Manovra e con il decreto del primo maggio: «abbiamo salari da fame, il problema dell’inflazione, si dice che bisogna immaginare un salario minimo legale e poi si dice anche che abbassare il cuneo e rafforzare le buste paga è inutile: sono cose che non stanno in piedi. È meglio tagliare il cuneo che fare il salario minimo legale, che è buono sul piano filosofico ma nella sua applicazione rischia di essere un boomerang».

I rapporti con la Francia

«Con Macron, come sempre, c’è stato un incontro basato sulla concretezza. Italia e Francia hanno rapporti secolari. Se poi diversi governi, di estrazione politica diversa dalla nostra, ci criticano, non vuol dire che andiamo male; vuol dire che andiamo bene – ha chiarito Meloni riguardo i rapporti con la Francia -. Una certa narrazione rischia di essere smontata e questo è un problema che alcuni hanno, non con noi, ma con le loro opposizioni interne».

di: Alice GEMMA

FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI MELONI