L’imprenditore digitale , condannato per due casi di violenza sessuale, potrebbe uscire dal carcere
Albero Genovese potrebbe uscire dal carcere. La difesa dell’imprenditore digitale, condannato a 6 anni, 11 mesi e 10 giorni per due casi di violenza sessuale e detenzione e cessione di stupefacenti, ha chiesto al Tribunale di Sorveglianza di Milano la misura alternativa dell’affidamento terapeutico. Il sostituto procuratore generale Giuseppe De Benedetto ha espresso parere favorevole ma sarà il collegio dei giudici del Tribunale di Sorveglianza a decidere.
Genovese è attualmente detenuto nel carcere di Bollate. Dopo l’arresto nel 2020 era rimasto a San Vittore fino a luglio 2021, quando era stato trasferito ai domiciliari in una comunità terapeutica per disintossicarsi. L’imprenditore era poi rientrato in carcere il 13 febbraio scorso, dopo la notifica dell’ordine di esecuzione pena.
La richiesta di misura alternativa è stata resa possibile dalla durata della pena: infatti, sottraendo il periodo già scontato per la misura cautelare, poco più di due anni, e i 6 mesi di liberazione anticipata, il residuo pena scende sotto i quattro anni.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/MATTEO CORNER