ANSA/EPA/MOHAMMED SABER

Secondo i media palestinesi, quattro delle vittime sarebbero bambini. L’esercito di Israele nega

Sale la tensione sa Gaza. Un nuovo attacco israeliano ha colpito il campo profughi di Jabalya, nel nord della Striscia, causando almeno cinque vittime, tra cui quattro bambini. Lo hanno riferito i media palestinesi, che citano il ministero della Sanità locale.

Stando a quanto riferito, Israele stava cercando di colpire una postazione di lancio dei razzi, ma l’esercito israeliano nega, sostenendo che sia stato “un razzo difettoso della Jihad islamica”.

Il ministero della Sanità gestito da Hamas ha dichiarato che il bilancio delle vittime dei raid israeliani di ieri è salito ad almeno 24 morti e 114 feriti. Tra le vittime anche una bambina di cinque anni.

Le tensioni potrebbero durare ancora: le forze di difesa israeliane hanno riferito di essere pronte per una “settimana di operazioni” dopo il lancio, ieri, della missione Breaking Dawn contro la Jihad islamica.

Il premier israeliano Yair Lapid ha convocato per questa sera alle 22.30 (ora locale) il Gabinetto di sicurezza a al Ministero della Difesa a Tel Aviv.

Secondo le forze israeliane, la Jihad islamica avrebbe lanciato più di 400 razzi. Secondo alcune stime riportate dai media, 130 avrebbero varcato il confine e sarebbero stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. 30 sarebbero caduti nella Striscia di Gaza, mentre altri in aree aperte o in mare.

. A Sderot, cittadina israeliana vicina a Gaza, un razzo ha colpito una casa ma non ci sono vittime: gli abitanti si trovavano già in un rifugio. Nella città costiera di Ashkelon 20 persone sono state portate nell’ospedale Barzilai per ferite procuratesi durante la corsa ai rifugi o per crisi di panico.

Intanto proseguono gli attacchi dell’esercito israeliano su Gaza.

Stando a quanto riferito in Israele è atteso l’arrivo di una delegazione egiziana con il compito di mediare tra le parti per arrivare a un cessate il fuoco.

Una fonte della sicurezza egiziana ha dichiarato all’AFP che la mediazione de Il Cairo sarebbe cominciata già ieri. «Speriamo di raggiungere un consenso per tornare alla calma il prima possibile» ha affermato la fonte.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/MOHAMMED SABER