L’articolo 6 della Convenzione europea per i diritti dell’uomo non è stato violato, decide la Corte

Il ricorso presentato dai funzionari polizia condannati in via definitiva per i fatti avvenuti nella scuola Diaz durante il G8 di Genova è irricevibile. A deciderlo è la Corte europea dei diritti dell’uomo presso cui era stata presentata la richiesta nel 2013.

Secondo il ricorso (presentato in particolare dai funzionari Gilberto Caldarozzi, Fabio Ciccimarra, Carlo Di Sarro, Filippo Ferri, Salvatore Gava, Francesco Gratteri, Giovanni Luperi, Massimo Mazzoni, Spartaco Mortola e Nando Dominici), la Corte d’Appello di Genova, che aveva ribaltato l’assoluzione in primo grado per falso e calunnia, avrebbe violato l’articolo 6 della Convenzione europea per i diritti dell’uomo che sancisce il “diritto dell’imputati di interrogare o far interrogare i testimoni a carico” e quello ad un “equo processo”.

D’altro canto, la Corte europea sostiene che non c’è stata alcuna violazione poiché nel processo d’appello i giudizi si sono basati su prove documentali e sulle dichiarazioni di alcuni degli stessi funzionari di polizia.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO