Maria Belen Bernal è scomparsa in un’accademia di polizia di Quito, poi trovata morta. Ordinato il licenziamento di due generali di polizia e le dimissioni dell’alto comando di polizia
Il ministro dell’Interno ecuadoriano Patricio Carrillo e alti ufficiali di polizia sono stati destituiti dopo la morte di una avvocatessa, che si sospetta essere stata uccisa dal marito, avvenuta in una scuola di formazione della polizia.
Lo annuncia il presidente ecuadoriano Guillermo Lasso, di ritorno dall’Assemblea generali delle Nazioni Unite a New York, su un canale televisivo nazionale: «il generale Patricio Carrillo ha dedicato la sua vita e la sua lealtà all’ideale di un Paese sicuro. Tuttavia, dopo gli eventi dei giorni scorsi, ho deciso che il suo servizio finirà oggi».
Maria Belen Bernal, questo il nome della vittima, è stata trovata morta mercoledì dopo essere scomparsa 10 giorni fa in un’accademia di polizia di Quito. Il principale sospettato della sua morte, il marito, è ancora in fuga. «Inviteremo le organizzazioni delle donne e dei diritti umani a lavorare in modo collaborativo sui cambiamenti necessari per prevenire, affrontare e sradicare la violenza contro le donne – ha aggiunto Lasso, impegnato dall’inizio del suo mandato nella lotta alla violenza di genere. – Come presidente, voglio chiedere perdono perché questo non dovrebbe mai accadere, tanto meno in un edificio pubblico dove sono addestrati coloro che dovrebbero proteggerci».
Il femminicidio è considerato un reato penale in Ecuador dal 2014: da allora ad oggi, secondo la fondazione Aldea, ne sono stati commessi 573, di cui 206 nell’ultimo anno.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/EPA/Jose Jacome