Un membro dell’Isis in America dal 2020 stava progettando di uccidere l’ex presidente

Forbes, citando fonti dell’FBI, ha reso noto che l’ufficio di investigazione ha sventato un attentato ai danni dell’ex presidente americano George W. Bush.

Da quanto si apprende un uomo, membro dell’Isis, aveva intenzione di uccidere Bush in Texas, a Dallas. L’uomo, di origine irachena, aveva girato un video dell’abitazione dell’ex presidente e cercava sodali suoi compatrioti, che avrebbe fatto arrivare in America attraverso il Messico, interessati al piano omicida.

Secondo la mente dell’attentato, Bush meritava una punizione esemplare per aver distrutto l’Iraq e ucciso molti iracheni con l’azione militare del 2003 (di cui si è tornati a parlare negli scorsi giorni a causa di un lapsus dell’ex presidente). Secondo quanto riportato da Forbes l’FBI è riuscita a sgominare l’attacco grazie a due informatori e mettendo sotto controllo l’account WhatsApp dell’uomo. La prova concreta è stata poi fornita dall’uomo quando ha rivelato il piano a un agente FBI sotto copertura e chiesto come ottenere un “badge falso di polizia e autorità federali” per compiere l’omicidio.

L’ideatore del piano intendeva anche trovare e uccidere un ex generale iracheno che avrebbe aiutato gli americani durante la guerra ed era convinto vivesse in USA con un’identità falsa. Secondo quanto riportato sarebbero stati 7 i membri del gruppo scelti per la missione.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: EPA/LARRY W. SMITH