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Dopo tre interventi chirurgici, la donna è riuscita a dare la sua versione

Potrebbe esserci una svolta nelle indagini in merito al caso della morte dell’ex rugbista Ricky Bibey, morto lo scorso 16 luglio in una stanza d’hotel, grazie alle dichiarazione della compagna, Jennie Plat.

Secondo la sua versione, quella notte Plat avrebbe subito una brutale violenza prima che l’uomo venisse stroncato probabilmente da un’infarto.

Erano state proprio le grida della donna ad allarmare gli albergatori, ma le gravi ferite riportate non avevano reso possibile la sua testimonianza, per le quali ha dovuto subire tre interventi chirurgici. Inizialmente si pensava fossero stati dei giochi erotici, ma invece la donna è stata chiara: avrebbe subito una “scioccante e violenta aggressione“.

«Jennie è devastata. È stata vittima di un attacco scioccante e violento per mano dell’uomo con cui aveva una relazione stabile di lungo termine. Ora sta cercando di rielaborare e accettare quello che le è successo», ha dichiarato un amico di famiglia.

La versione della donna sembrerebbe trovare conferme nelle analisi mediche: l’uomo aveva segni di colluttazione sul collo e sulle braccia e potrebbe aver perso la vita a causa di un malore forse per l’abuso di cocaina.

Secondo quanto emerge delle indagini, l’uomo avrebbe fatto uso di droghe per diverso tempo, inoltre l’amico di Platt ha raccontato che Bibey ha sofferto a lungo di problemi mentali e che proprio negli ultimi mesi aveva avuto una ricaduta importante.

di: Federico ANTONOPULO

FOTO: ANSA/CARABINIERI