Attivista LGBT+ aggredito, stuprato e sequestrato per 36 ore, la Corte ha riconosciuto l’aggravante omofoba
Zak Ostmane, attivista algerino LGBT+ ha dichiarato di essere sollevato dalla condanna da parte della Corte d’Assise delle Bouches-du-Rhône ai danni dell’ex legionario che lo aveva picchiato, stuprato e sequestrato a Marsiglia nel 2017.
Il giovane era stato avvicinato in un bar da un 42enne, una volta deciso di seguirlo a casa per un drink si era unito anche un altro uomo, un 35enne. La vittima ha raccontato di aver bevuto un sorso di birra e aver “ricevuto un colpo in faccia che mi ha fatto perdere conoscenza, quando mi sono ripreso mi stava sodomizzando”.
Ostmane è stato legato a una sedia con dei brandelli di stoffa e sequestrato per 36 ore. Preso a calci e pugni e insultato con frasi omofobe e razziste, gli è stata rubata una catena d’oro, il telefono e la carta di credito di cui era stato estorto il pin.
Il 35enne Graham Shrubb, allontanato da tempo dalla Legione straniera a causa delle frequenti risse e l’abuso di cocaina, è stato condannato a 18 anni per l’aggressione e lo stupro. L’uomo ha ammesso la violenza e si è detto “estremamente dispiaciuto di aver colpito e ferito la vittima” ma non lo stupro.
La vittima riuscì a chiedere aiuto affacciandosi dall’albergo nel quale era stato sequestrato. La Corte ha anche riconosciuto l’aggravante dell’omofobia.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA-EPA PHOTO/ANJA NIEDRINGHAUS / PAL