L’amministrazione comunale ha inviato gli atti alla procura

Palermo è scivolata nel caos durante l’Election Day di domenica 12 giugno per via della defezione di circa 50 presidenti di altrettanti seggi che così non hanno potuto aprire regolarmente alle 7.

Il Viminale ha comunicato che le operazioni di voto sono tornate regolari in tutte le 600 sezioni cittadine solo dopo le 12.

L’amministrazione comunale ha inviato gli atti alla Procura per “l’accertamento di responsabilità di natura penale” dopo le molte rinunce improvvise di soggetti nominati a svolgere la funzione di presidenti del seggio e ha avviato un’indagine sui presidenti di seggio assenti per valutare le eventuali responsabilità. I reati che potrebbero prospettarsi vanno dall’interruzione di pubblico servizio al rifiuto di atti d’ufficio. E dopo lo spoglio di oggi con l’esito indicativo a metà scrutinio, appare probabile il ricorso alle carte bollate nelle aule di giustizia da parte degli sconfitti.

Si è detta furiosa la ministra Lamorgese che ha dichiarato che sarà la Procura a valutare le responsabilità: «la procura di Palermo valuterà gli eventuali profili di responsabilità conseguenti alle segnalazioni inviate dal Comune, competente per le procedure di insediamento dei seggi e di sostituzione dei presidenti. È gravissimo che a Palermo, senza alcun preavviso, un elevato numero di presidenti di seggio non si sia presentato per l’insediamento, ovvero abbia rinunciato all’incarico, ritardando l’avvio delle operazioni di voto. Un tale atteggiamento esprime una assoluta mancanza di rispetto per le Istituzioni e per i cittadini chiamati in questa giornata elettorale e referendaria ad esercitare un diritto costituzionale fondamentale per la vita democratica del Paese. Ho chiesto al ministro dell’Interno di valutare l’opportunità di autorizzare il prolungamento dell’apertura dei seggi elettorali, nella sola città di Palermo, fino alle 14 di lunedì 13 giugno. Una misura straordinaria a seguito dell’altrettanto straordinaria situazione che si è venuta a creare in città per la mancata costituzione di decine di sezioni elettorali. È un provvedimento che avrei adottato autonomamente, se non si votasse anche per i referendum», ha concluso.

Sembra che dietro alla decisione di non presentarsi presa da alcuni presidenti ci sia il calcio. Si disputava ieri infatti la partita per la promozione del Palermo in Serie B.

Le persone segnalate alla Procura di Palermo per il caso ai seggi sono oltre 200. i magistrati hanno aperto un’inchiesta per accertare la legittimità delle rinunce agli incarichi. I reati ipotizzati sono l’interruzione di pubblico servizio, il rifiuto di atti d’ufficio e la violazione di una legge elettorale del 1960

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI