Nel Paese è stato diramato lo stato di emergenza per la “guerra alle bande criminali” portata avanti dal Governo di Nayib Bukele
Il ministro della Sicurezza di El Salvador, Gustavo Villatoro, ha riferito che dal 26 marzo all’8 maggio sono state arrestate 26.755 persone nell’ambito dello stato di emergenza per la controversa “guerra alle bande criminali” portata avanti dal Governo del presidente Nayib Bukele.
In un’intervista, Villatoro ha spiegato che si tratta di una media di 500 arresti al giorno, e che 6 dei 15 leader nazionali della banda MS13, la più numerosa del Paese, sono già stati arrestati.
«Questa è una guerra dei tre poteri dello Stato e dei cittadini contro questi gruppi terroristici, perché è la popolazione che ce lo chiede, tutti noi ripudiamo queste strutture e non le vogliamo più nelle nostre comunità» ha dichiarato il ministro.
A fine marzo il Governo ha chiesto e ottenuto dal Parlamento la proclamazione di uno stato di emergenza a seguito di una escalation di omicidi che ha causato la morte di 87 persone. Lo stato di emergenza è stato, poi, prorogato di 30 giorni a fine aprile.
I poteri speciali conferiti all’Esecutivo di Bukele sospendono i diritti di organizzazione, riunione, inviolabilità della corrispondenza e delle telecomunicazioni, difesa, ed estendono la detenzione amministrativa fino a un massimo di 15 giorni.
Queste disposizioni sono state fortemente criticate dalle organizzazioni per i diritti umani, che denunciano violazioni, abusi e arresti arbitrari da parte delle autorità.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/Rodrigo Sura