Assolto il marito della donna, condannato in primo grado per essersi attribuito la paternità del bambino

È stata confermata in Appello, a Firenze, la sentenza di primo grado nei confronti di una donna di 34 anni rimasta incinta di un 15enne a cui dava lezioni private di inglese.

La Corte ha confermato la responsabilità per i reati di atti sessuali e violenza sessuale per induzione su minore, riducendo invece la pena di 15 giorni su 6 anni e 6 mesi per il reato di violazione di domicilio.

È stato, invece, assolto con formula piena il marito della donna, condannato nel 2021 dal Tribunale di Prato per essersi attribuito la paternità del bambino nato dal rapporto tra la moglie e il 15enne. Secondo l’accusa, infatti, l’uomo sarebbe stato a conoscenza della vera paternità.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: PIXABAY