naufragio migranti

Oggi aperta la camera ardente per le vittime, cresce la polemica sui soccorsi

Mentre a Crotone è il giorno della camera ardente per i morti del naufragio, le onde restituiscono il corpo della 67esima vittima. Si tratta di un’altra bambina che ha perso la vita nella traversata del Mediterraneo.

Nel PalaMilone di Crotone si sono ritrovati i parenti delle vittime del naufragio. Nella camera ardente sono state pronunciate preghiere islamiche e cattoliche.

Nel frattempo imperversa la polemica intorno alla macchina dei soccorsi tra le parole del ministro dell’Interno Piantedosi che ha dichiarato che la barca non avrebbe chiesto aiuto, mentre il capo della procura, Giuseppe Capoccia assicura che l’inchiesta non riguarda i soccorsi ma il naufragio.

«Sì, è vero, nessuno ha mai dichiarato un evento Sar per questo barcone e quindi non è mai partita un’operazione di ricerca e soccorso. Ricostruiremo tutto ma mi fa rabbia, come padre di famiglia, come cittadino, pensare che forse qualcosa si poteva fare per salvare quelle persone – ha dichiarato in un’intervista Capoccia – però mi sento di dire che il ruolo di Frontex andrebbe proprio ripensato».

Intanto Giorgia Meloni ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e al Primo Ministro di Svezia, Ulf Kristersson.

Schlein: parole di Piantedosi “indegne per un ministro”

Elly Schlein, neosegretaria del Partito Democratico attacca il ministro dell’Interno. «Sono rimasta molto colpita dalle sue parole, ministro, e non solo quelle di oggi. Dopo la strage avvenuta al largo di Crotone le sue dichiarazioni sono suonate indegne di un ministro, disumane e totalmente inaccettabile e inadeguate al ruolo. Chi parte, parte da situazioni che lei dall’alto dei suoi privilegi non ha mai provato – ha dichiarato Schlein. – Le sue parole dovrebbero indurla alle dimissioni e spingere Meloni ad una riflessione profonda. Utilizzeremo ogni atto a nostra disposizione di sindacato ispettivo per fare piena luce sulle responsabilità non soltanto del ministero dell’Interno ma naturalmente anche del ministero che rappresenta il ministro Salvini, e il ministro Giorgetti».

Piantedosi: “Frontex non ha segnalato pericolo”

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato alla Commissione Affari costituzionali della Camera: «l’assetto aereo Frontex che per primo ha individuato l’imbarcazione dopo le 22 del 25 febbraio a 40 miglia nautiche dall’Italia non aveva segnalato una situazione di pericolo o di stress a bordo, evidenziando la presenza di una persona sopra coperta e altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell’imbarcazione. Poi c’è stato un peggioramento delle condizioni meteo».

Guardia Costiera: “regole di ingaggio sono molto complicate”

Il comandante della Capitaneria di porto Vittorio Aloi interviene nel dibattito intorno alle polemiche sui salvataggi. «Perché non siamo usciti? Non è questo il discorso. Dovreste conoscere i piani, gli accordi che ci sono a livello ministeriale. Le nostre regole di ingaggio sono molto complicate» ha dichiarato Aloi. Inoltre sottolinea che “le operazioni le conduce la Gdf finché non si entra in acque Sar. In questo caso la dinamica è da verificare“.

«A noi risulta che domenica il mare fosse forza 4 ma motovedette più grandi avrebbero potuto navigare anche con mare forza 8. A noi non è giunto nessun allarme? Ripeto, adesso c’è un intricato discorso di ricostruzione dei fatti del quale non posso e non mi posso permettere di anticipare le conclusioni perché non ci siamo nemmeno arrivati. Stiamo rifacendo tutto il percorso dei fatti e poi riferiremo all’autorità giudiziaria» spiega Aloi che aggiunge: «c’è un’inchiesta della Procura ma non riguarda noi, riguarda in generale l’andamento dei fatti. Se e quando saremo chiamati a dare la nostra versione, atti alla mano, brogliacci di telefonate, comunicazioni che ci sono state, noi riferiremo. Per ora non ci è stato chiesto materiale né siamo stati convocati. C’è tutta un altro genere di attività in questo caso in corso da parte dell’autorità giudiziaria e della polizia e quindi questa cosa ormai verrà fatta sicuramente ma prossimamente. Una segnalazione nostra di distress 24 ore prima? Non mi risulta si trattasse di distress».

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/CARMELO IMBESI