L’azienda che risponde alle domande dei pazienti da quattro generazioni
Il settore farmaceutico deve destreggiarsi tra l’analisi dei bisogni dei pazienti e lo sviluppo di soluzioni innovative, che aprano nuove prospettive nella cura delle patologie. Una sfida che Depofarma, storica azienda farmaceutica, ha saputo cogliere fin da subito e che porta avanti da quattro generazioni. Ce ne parla Paola Dalla Zorza, titolare della realtà trevigiana leader nello sviluppo di principi attivi.
–Depofarma è un’azienda familiare che ha radici alla fine dell’Ottocento. Come è iniziata la vostra storia?
«Tutto è nato grazie ai miei bisnonni, Taddeo Dalla Zorza, proprietario della farmacia omonima a Treviso, e la moglie Ida Zoja, co-proprietaria dell’azienda farmaceutica a Milano. La farmacia è passata, poi, nelle mani di mio nonno Antonio Dalla Zorza, medico e farmacista che, nel tentativo di unire queste due anime, ha fondato il Laboratorio Dalla Zorza, noto soprattutto per la pomata balsamica AT. Negli anni Settanta mio padre Giovanni fonda, infine, Depofarma e si lancia nel settore della distribuzione di prodotti farmaceutici in Italia, ancora oggi il nostro mercato principale. Nel 2005 io e mia sorella Alessandra subentriamo in azienda e decidiamo di dare concretezza al nostro desiderio di tornare alle origini: nel 2011, infatti, grazie ai fondi europei, apriamo il laboratorio di ricerca che darà vita ai primi brevetti sugli ingredienti e alle prime formulazioni a marchio Depofarma».
–Avete, infatti, ottenuto un brevetto a livello internazionale…
«Esatto. Europa, Stati Uniti, Giappone e Arabia Saudita ci hanno dato il via libera per l’individuazione di un nuovo ingrediente ottenuto dalla lisi di alcuni ceppi batterici che ha un’azione ad ampio spettro, da quella antinfiammatoria a quella cicatrizzante. Questo ci ha permesso di sviluppare nuove formule per i nostri prodotti, dedicati a diverse aree terapeutiche e in particolare ginecologia, proctologia, dermatologia, gastroenterologia e ostetricia. Ne sono esempio la linea Emorsan, pomata, detergente e integratori per il trattamento della malattia emorroidaria e Immunovag, un gel per il trattamento specifico delle infezioni vaginali».
–La brevettazione di principi attivi è sicuramente un fiore all’occhiello per voi. Quali sono gli altri fattori che hanno reso Depofarma quella che è oggi?
«Investiamo molto sia nella ricerca e nello sviluppo di nuovi ingredienti che ci permettano di portare nuovi prodotti sul mercato, sia nell’aumentare la compliance terapeutica, per essere a fianco del paziente e rendere più facile seguire le prescrizioni mediche. Il nostro obiettivo principale è migliorare la qualità di vita delle persone, per questo lavoriamo instancabilmente per trovare le soluzioni più adatte a qualsiasi esigenza. L’efficacia e la sicurezza delle nostre formulazioni è garantita da studi clinici, svolti in collaborazione con specialisti e cliniche universitarie, che garantiscono il rispetto dei requisiti regolatori internazionali».
E proprio gli studi clinici porteranno alla creazione di nuovi prodotti e permetteranno a Depofarma di crescere ed espandersi in nuovi settori. Un percorso in realtà già avviato grazie a progetti di economia circolare a basso impatto ambientale come INGREEN: finanziato dalla Comunità europea, il progetto sfrutta le biotecnologie per dare nuova vita ai sottoprodotti della lavorazione dei cereali e della produzione casearia e ottenere nuovi principi attivi ad alto valore aggiunto spendibili nel settore farmaceutico, nutraceutico e cosmetico. Un’occasione in più per l’impresa veneta di mostrare la propria affidabilità e il proprio spirito innovativo, sempre nel solco della tradizione familiare.